Cerca

Guerra Tech

Microsoft sfida anche Trump pur di difendere l’Europa digitale

Brad Smith: “Faremo ricorso contro qualsiasi governo che voglia bloccare i servizi in Europa”

Microsoft sfida anche Trump pur di difendere l’Europa digitale

Brad Smith, presidente della Microsoft

Microsoft ha preso una posizione in modo netto e inedito. Se necessario, la multinazionale americana è pronta a contrastare con ogni mezzo qualsiasi tentativo – anche proveniente dall’amministrazione statunitense – di penalizzare l’Europa nel campo del digitale. La promessa arriva da Brad Smith, presidente e vice chairman dell’azienda, nel corso di un evento promosso dall’Atlantic Council il 30 aprile a Bruxelles.

Nel suo intervento, Smith ha messo in chiaro che l’azienda di Redmond intende mantenere un rapporto saldo e costruttivo con l’Unione Europea, anche qualora la politica statunitense dovesse virare verso posizioni più ostili. In un contesto geopolitico instabile, in cui le relazioni commerciali transatlantiche sono sempre più complesse, Microsoft sceglie la via del pragmatismo e della realpolitik.

“Vogliamo che gli europei sappiano di poter contare su di noi”, ha dichiarato Smith, annunciando l’intenzione di raddoppiare la presenza di data center in Europa nei prossimi quattro anni. Un investimento strategico, pensato per garantire continuità, sicurezza e sovranità digitale a un mercato che Microsoft considera “fondamentale” per il suo futuro.

Il discorso di Smith ha affrontato anche i nodi più spinosi nei rapporti tra Usa e Ue: dalla questione della privacy, ancora segnata dalle ferite del Cloud Act voluto da Trump, fino alla posizione critica verso altri big della Silicon Valley – come Mark Zuckerberg – accusati di cavalcare le posizioni sovraniste contro le regolamentazioni europee. “Le regole Ue, come il Digital Markets Act, fanno chiarezza e questo è un vantaggio anche per le imprese”, ha affermato Smith.

Ma è sul tema della “resilienza digitale” che arriva la dichiarazione più forte. Smith ha infatti promesso che, nel caso in cui un governo – compreso quello degli Stati Uniti – imponesse a Microsoft di interrompere l’erogazione di servizi all’Europa, l’azienda si opporrebbe in tribunale, ricorrendo a ogni via legale disponibile. “Faremo di tutto per difendere l’autonomia digitale dell’Europa”, ha assicurato.

E non finisce qui. Per tutelare i partner europei anche in caso di esito negativo in sede giudiziaria, Microsoft ha già previsto misure straordinarie: il codice sorgente dei suoi servizi chiave è custodito in Svizzera, in un repository sicuro, pronto per essere messo a disposizione dei clienti europei per garantire la continuità operativa.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.