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Natura urbana
07 Maggio 2025 - 17:35
L'Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex
Di fronte all’avanzare della crisi climatica e all’esaurimento dello spazio urbano, le città stanno rispondendo con un’idea che unisce design e sopravvivenza: la riforestazione verticale. Non più solo parchi nei sobborghi, ma palazzi alberati, torri-giardino e terrazze ecosistemiche nel cuore del cemento. L'obiettivo? Restituire ossigeno, abbattere le temperature e cambiare il volto – e il respiro – delle megalopoli.
Il caso più iconico resta quello del Bosco Verticale di Milano, firmato da Stefano Boeri, ma negli ultimi anni progetti simili sono comparsi a Singapore, Nanchino, Città del Messico, Parigi e Toronto. In alcuni casi si tratta di veri e propri ecosistemi verticali: piante autoctone, irrigazione controllata, sensori climatici, insetti impollinatori. Edifici che, oltre a ospitare esseri umani, diventano habitat per la biodiversità urbana.
L’idea è semplice quanto ambiziosa: trasformare i volumi verticali in superfici verdi, piantando centinaia di alberi e migliaia di piante su facciate, balconi e tetti. I benefici sono concreti: un solo edificio di questo tipo può assorbire 30 tonnellate di CO₂ l’anno e ridurre di 2-3 gradi la temperatura locale, contrastando l’effetto “isola di calore” che affligge le città.
Secondo il World Economic Forum, oltre il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane entro il 2050, ed è proprio per questo che architetti e urbanisti parlano di un futuro verticale, in cui il verde non è più un ornamento ma parte dell’infrastruttura urbana.
Ecco alcune delle installazioni verdi più famose da ammirare e visitare:
Il Bosco Verticale è un complesso residenziale nel quartiere Porta Nuova di Milano, progettato dallo studio Stefano Boeri Architetti. Composto da due torri, ospita oltre 900 alberi e migliaia di piante su balconi e terrazze, contribuendo significativamente alla biodiversità urbana e alla qualità dell'aria.
CapitaSpring è un grattacielo di 280 metri situato nel cuore del distretto finanziario di Singapore. Progettato da BIG e Carlo Ratti Associati, integra giardini verticali e spazi verdi su più livelli, offrendo un'oasi urbana che combina uffici, residenze e aree ricreative.
La Canopée è un progetto di edilizia residenziale collettiva a Lione, progettato dall'architetto Patrick Arotcharen. Le unità abitative sono sollevate su palafitte e integrate con la vegetazione esistente, creando un ambiente che favorisce la coesistenza tra architettura e natura.
Progettato da Stefano Boeri Architetti, questo complesso a Huanggang è il primo esempio cinese di foresta verticale. Comprende cinque torri, due delle quali residenziali, completamente ricoperte di vegetazione, ospitando oltre 5.000 alberi e arbusti.
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