Cerca

Tendenze

Cane contro gatto: chi protegge davvero la mente dalla demenza?

A fare luce sulla questione è uno studio giapponese, ecco cosa hanno scoperto

Cane contro gatto: chi protegge davvero la mente dalla demenza?

E se il segreto per mantenere la mente giovane fosse a quattro zampe? Secondo un recente studio giapponese, possedere un cane potrebbe ridurre il rischio di demenza. Ma c’è un dettaglio curioso: il gatto, con tutta la sua grazia e indipendenza, non sembra avere lo stesso effetto. Cos'è che rende il cane un alleato così potente per il cervello?

Lo studio condotto su oltre 11.000 adulti di età compresa tra i 65 e gli 84 anni rivela un dato sorprendente: possedere un cane può ridurre del 40% il rischio di sviluppare demenza. Un risultato che non trova riscontro nel caso dei gatti, il cui possesso non sembra avere alcun effetto protettivo simile.

Secondo gli studiosi, i benefici derivanti dalla compagnia di un cane vanno ben oltre il semplice affetto. L'attività fisica regolare e le interazioni sociali, stimolate dalla cura quotidiana dell'animale, sono infatti i principali alleati nel contrastare la demenza. Passeggiare con il cane, per esempio, non solo promuove un esercizio fisico costante, ma facilita anche incontri sociali, creando un circolo virtuoso che ha effetti positivi sulla salute mentale.

Al contrario, la cura di un gatto, seppur appagante, non implica lo stesso impegno fisico e le stesse occasioni di socializzazione, fattori che probabilmente spiegano l'assenza di benefici simili nel caso dei felini.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.