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AGRIFOOD & ECONOMIA

Asparagi verdi: prezzo giù del 5,5% rispetto al 2024 nei mercati all’ingrosso

Conviene comprarli ora. Bene anche meloni, fragole e pesce fresco. Ecco cosa scegliere secondo BMTI e Italmercati

Asparagi verdi: prezzo giù del 5,5% rispetto al 2024 nei mercati all’ingrosso

Nei mercati all’ingrosso si cominciano a vedere i primi segnali dell’estate. Pesche, nettarine e angurie fanno il loro ingresso sui banchi della frutta, anche se per ora in quantità limitate. Secondo la Borsa della Spesa di BMTI e Italmercati, la settimana è segnata da un’offerta in crescita di prodotti estivi e da prezzi generalmente favorevoli per chi acquista. È già il momento giusto per fare buoni affari, in particolare con i meloni, sempre più dolci e maturi, e con gli asparagi verdi, il cui prezzo in calo li rende tra i protagonisti della settimana.

Gli asparagi, infatti, sono nel pieno della produzione e si trovano tra i 3,50 e i 4,50 euro al chilo all’ingrosso. I prezzi sono scesi dell’1,3% rispetto alla scorsa settimana e del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Ottimo anche il momento per i meloni, che grazie al clima più caldo hanno migliorato gusto e qualità. Il loro prezzo medio è di 2,50 euro al chilo.

Ancora protagoniste le fragole, con qualità elevata e buona disponibilità. Quelle della Basilicata si vendono a 4,50 euro/kg, mentre le fragole di Calabria, Campania e Sicilia si fermano a 3,50 euro/kg. Nonostante un leggero aumento legato al maltempo, i prezzi restano più bassi rispetto all’anno scorso: -12,2%.

Stabili i limoni (circa 1,30 euro/kg), mentre si segnalano buone quantità di piselli freschi a 2,50 euro/kg e le ultime settimane per trovare fave, sempre meno richieste e in vendita attorno a 1,30 euro/kg. I finocchi campani, verso la fine della stagione, mantengono un buon livello qualitativo con prezzi intorno a 1,20 euro/kg, in attesa dell’arrivo dei finocchi abruzzesi. Cresce l’offerta di fagiolini raccolti a mano, specialmente dal Centro e Sud Italia: a seconda della qualità, si va dai 3,00 ai 5,00 euro/kg.

Nel settore ittico, il maltempo ha frenato l’attività di pesca sul Tirreno, ma alcuni prodotti restano convenienti. Tra questi il gambero rosa, che scende tra gli 8 e i 10 euro/kg per le taglie maggiori (-16,7% rispetto al 2024). Bene anche il tonno rosso: tra 19 e 20 euro/kg per i pesci più piccoli e circa 16 euro/kg per quelli più grandi. Molto buona la disponibilità di seppie, vendute a prezzi tra 10 e 13 euro/kg.

Interessanti anche i granchi blu, fermi a 3,50 euro/kg, e i cefali, che calano nei listini: il bosega si trova intorno ai 6,00 euro/kg, il muggine a 7,00 euro/kg (-11,1% rispetto a un anno fa). Tra le opzioni più economiche spunta l’alaccia, pesce simile alla sardina ma meno noto, venduto all’ingrosso a 2,00 euro/kg. Infine, nel comparto carni, la situazione resta stabile. L’equilibrio tra domanda e offerta mantiene fermi i prezzi: il quarto posteriore di vitellone si attesta tra 8,88 e 9,28 euro/kg, mentre quello di scottona oscilla tra 9,35 e 9,75 euro/kg.

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