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Lavoro

In Italia, quasi la metà degli under 30 guadagna meno di 1.000 euro al mese

Lavoro precario e stipendi bassi spingono all’esodo, migliaia scelgono l’estero in cerca di opportunità

In Italia, quasi la metà degli under 30 guadagna meno di 1.000 euro al mese

Immagine di repertorio

I dati recenti mostrano una situazione allarmante: secondo il rapporto INPS 2023, quasi la metà dei lavoratori under 30 percepisce uno stipendio netto mensile inferiore a 1.000 euro. In particolare nelle grandi città, questa somma non basta a coprire le spese essenziali come affitto, trasporti e cibo.

In generale, l’Italia presenta uno dei tassi di occupazione giovanile più bassi in Europa. Nel 2023, solo il 30,3% dei giovani tra i 15 e i 24 anni risultava occupato, contro una media europea del 46%. In realtà, molti giovani lavorano, ma spesso con contratti precari, part-time involontari o collaborazioni occasionali che non garantiscono stabilitàprospettive di crescita. Questa precarietà porta a conseguenze profonde: giovani adulti economicamente dipendenti dalle famiglie anche oltre i 30 anni, un calo drastico della natalità, difficoltà nell’accesso al credito e un futuro incerto che grava sulla salute mentale e sulla fiducia collettiva.

A questo si aggiunge un esodo silenzioso: tra il 2012 e il 2021, più di 377.000 giovani italiani tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato il Paese in cerca di migliori opportunità e stipendi dignitosi all’estero. Città come Londra, Berlino, Amsterdam e Barcellona sono diventate simboli di un’Italia incapace di trattenere i propri talenti, una vera perdita di capitale umano formato con fondi pubblici che va a beneficio di altri Paesi.

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