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Il dato
19 Maggio 2025 - 15:40
I giovani italiani, stretti tra l’onda lunga dell’innovazione e la marea crescente delle preoccupazioni globali, stanno riscrivendo le regole del proprio futuro. La Generazione Z e i millennial non si limitano a osservare il cambiamento: lo cavalcano, ma con lo sguardo attento alle insidie. A rivelarlo è la 14ª edizione della ricerca “Gen Z e Millennial Survey” di Deloitte, condotta in oltre 40 Paesi su un campione di 23.000 giovani, che fotografa un’Italia giovanile sempre più immersa nelle tecnologie emergenti, ma anche profondamente inquieta per le sfide economiche e ambientali.
Il dato che colpisce è netto: il 73% dei giovani italiani intervistati utilizza strumenti di intelligenza artificiale per organizzare attività e migliorare l’efficienza personale. Una rivoluzione silenziosa, che si riflette anche nel lavoro: il 71% della Gen Z e il 76% dei millennial dichiara di aver riscontrato benefici tangibili grazie all’uso dell’IA. I settori in cui questa tecnologia ha già fatto breccia sono molteplici: dalla generazione di contenuti alla gestione progetti, dall’analisi dati allo sviluppo informatico, fino all’apprendimento autonomo e al customer service.
Ma accanto all’entusiasmo c’è anche l’inquietudine. L’automazione avanza e sei giovani su dieci tra i Gen Z, insieme al 55% dei millennial, temono un futuro occupazionale sempre più fragile. Di fronte a questa prospettiva, molti stanno rivalutando le proprie scelte professionali, orientandosi verso settori percepiti come meno esposti all’“effetto rimpiazzo” dell’IA. Un cambio di rotta che parla di consapevolezza, ma anche di insicurezza crescente.
L’intelligenza artificiale non è l’unico elemento a tenere svegli i giovani italiani. Il caro vita, i cambiamenti climatici e l’instabilità geopolitica compongono un triangolo di preoccupazioni che pesa sulle spalle di chi si affaccia alla vita adulta. In Italia, circa il 60% degli intervistati afferma di non riuscire a risparmiare e teme per la sostenibilità del proprio futuro economico, incluso il sistema pensionistico.
Nonostante (o forse proprio a causa di) queste incertezze, l’impegno verso l’ambiente resta forte: oltre due terzi dei giovani italiani si dicono pronti a modificare le proprie abitudini per vivere in modo più sostenibile. Il cambiamento climatico non è percepito come un problema lontano, ma come una minaccia diretta, personale, che richiede risposte immediate.
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