l'editoriale
Cerca
Salute
19 Maggio 2025 - 21:00
Prostata
Il recente annuncio della diagnosi di cancro alla prostata per l’ex presidente americano Joe Biden ha riacceso l’attenzione su una malattia tanto diffusa quanto sottovalutata. Un carcinoma particolarmente aggressivo, rilevato solo dopo l’insorgenza di disturbi urinari, ha colpito Biden nonostante controlli regolari. Un caso emblematico che invita a una riflessione seria: quanto sappiamo davvero sul cancro alla prostata e come possiamo prevenirlo?
Il tumore alla prostata è una neoplasia che si sviluppa dalle cellule della ghiandola prostatica, situata sotto la vescica e davanti al retto, fondamentale per la produzione del liquido seminale. È un tumore ormonodipendente, influenzato soprattutto dai livelli di testosterone, e può evolvere lentamente o presentarsi in forma aggressiva, come nel caso del carcinoma con metastasi ossee.
In Italia, si tratta del tumore più diagnosticato tra gli uomini, con oltre 36.000 nuovi casi ogni anno. Fortunatamente, è anche uno dei tumori con il più alto tasso di sopravvivenza: a cinque anni dalla diagnosi, il 92% dei pazienti è ancora in vita. Tuttavia, la sua incidenza è in crescita, complici l’allungamento della vita media e il maggior ricorso ai test di screening come il PSA.
Età: il rischio aumenta dopo i 50 anni, con un picco oltre i 65.
Familiarità: avere un parente di primo grado malato raddoppia il rischio.
Genetica: mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2 o nella Sindrome di Lynch aumentano la predisposizione.
Stile di vita: dieta ricca di grassi, obesità e sedentarietà sono fattori aggravanti.
Il cancro alla prostata, soprattutto nelle fasi iniziali, è spesso asintomatico. Quando i sintomi compaiono, si manifestano con:
Difficoltà o dolore a urinare
Aumento della frequenza urinaria, soprattutto notturna
Sangue nelle urine o nello sperma
Sensazione di vescica non completamente svuotata
Attenzione: molti di questi segnali possono essere legati a patologie benigne, ma è fondamentale rivolgersi a un urologo per una diagnosi certa.
Non esiste una prevenzione assoluta, ma è possibile ridurre il rischio con semplici abitudini:
Alimentazione ricca di frutta, verdura e cereali integrali
Riduzione del consumo di carne rossa e grassi saturi
Attività fisica quotidiana
Controlli periodici a partire dai 50 anni (o prima se si è a rischio)
Il primo passo diagnostico è il dosaggio del PSA (antigene prostatico specifico), seguito dall’esplorazione rettale. In caso di sospetto, si prosegue con biopsia e imaging (RMN o scintigrafia ossea).
Le opzioni terapeutiche sono numerose e dipendono da età, stadio e aggressività del tumore:
Sorveglianza attiva: per i tumori a basso rischio
Chirurgia: prostatectomia radicale, anche robotica
Radioterapia: esterna o brachiterapia (inserimento di “semi” radioattivi)
Terapia ormonale: riduce il testosterone, ma ha effetti collaterali significativi
Chemioterapia: usata nei tumori avanzati o resistenti
Nuove terapie:
Terapia radiometabolica (radio-223 o 177Lu-PSMA-617)
Inibitori PARP (per pazienti con mutazioni genetiche)
Immunoterapia (in via di sperimentazione)
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..