l'editoriale
Cerca
Spazio
19 Maggio 2025 - 21:50
È ufficialmente iniziata la corsa cinese al supercalcolo orbitale. Il 14 maggio la società statale CASC (China Aerospace Science and Technology Corporation) ha avviato il programma Star Computing con il lancio dei primi 12 satelliti dotati di intelligenza artificiale e interconnessione laser ad alta velocità, segnando un punto di svolta nella costruzione della prima costellazione di supercomputer spaziali.
L’annuncio è arrivato attraverso Ada Space, startup tecnologica coinvolta nel progetto, che ha confermato il successo del lancio dal centro spaziale di Jiuquan con un razzo Long March 2D. I satelliti hanno raggiunto l’orbita prevista, avviando così la “Space Computing Constellation 021”, considerata la prima rete di supercalcolo spaziale al mondo. Questa prima fase rappresenta il preludio alla realizzazione della Three-body Computing Constellation, un’infrastruttura che prevede il dispiegamento di 2.800 satelliti con una capacità complessiva di calcolo pari a 1.000 peta-operazioni al secondo (POPS). Ogni satellite sarà in grado di elaborare fino a 744 tera-operazioni al secondo (TOPS) e sarà equipaggiato con modelli AI da miliardi di parametri.
Al momento, i 12 satelliti già in orbita sviluppano una potenza complessiva di 5 POPS e dispongono di 30 terabyte di memoria. Un primo passo, ancora lontano dal traguardo finale, ma sufficiente a ridisegnare l’orizzonte delle tecnologie spaziali. L’ambizione del progetto è chiara: sviluppare una rete orbitale indipendente dalle infrastrutture terrestri, per potenziare l’elaborazione dati, migliorare la connettività e rendere possibile l’impiego dell’intelligenza artificiale direttamente nello spazio. Secondo Wang Jian, direttore del Zhejiang Laboratory, la maggior parte dei dati trasmessi dai satelliti – circa il 90% – non raggiunge mai la Terra a causa di limiti di banda e disponibilità delle stazioni di terra.
“L’intelligenza artificiale non può funzionare nello spazio senza potenza di calcolo”, ha commentato Wang. Il passaggio dai teraflop ai petaflop è quindi indispensabile per consentire uno scambio dati tra satelliti comparabile a quello tra computer connessi in rete. Secondo Ada Space, i primi satelliti sono dotati di strumenti per il telerilevamento, la creazione di gemelli digitali (utilizzabili in settori come gaming, turismo e gestione delle emergenze) e persino di un polarimetro a raggi X per la rilevazione dei lampi gamma, brevi fenomeni cosmici di alta energia.
Il programma Star Computing è solo una parte dell’acceleration plan della Cina per dominare il settore delle infrastrutture digitali spaziali, in particolare nell’orbita terrestre bassa, già affollata da circa 8.000 satelliti di provenienza globale. Il prossimo obiettivo? Lanciare altri 50 satelliti entro fine anno, secondo quanto riferito dal Zhejiang Laboratory, a conferma di una strategia a lungo termine che punta a trasformare lo spazio in una nuova piattaforma di calcolo distribuito.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..