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La decisione
19 Maggio 2025 - 20:35
Nuovo scossone per i gamer. A partire da maggio, Microsoft ha alzato ufficialmente i prezzi delle sue console Xbox, accessori e servizi correlati. Un rincaro che colpisce anche il mercato italiano, coinvolgendo entrambe le principali piattaforme della casa di Redmond: la Xbox Series S passa da 349,99 a 399,99 euro, mentre la più potente Series X sale da 499,99 a 549,99 euro.
Secondo quanto dichiarato da Microsoft, la decisione sarebbe legata a fattori macroeconomici: aumento dei costi di sviluppo, incertezza nei mercati internazionali, e tariffe commerciali globali sempre più difficili da prevedere. La mossa si inserisce in un contesto economico complesso, in cui anche i giganti della tecnologia sono costretti a ripensare i propri margini.
Ma la questione ha subito assunto anche un risvolto politico e regolatorio. La Federal Trade Commission (FTC), ente antitrust statunitense, ha espresso forti preoccupazioni per la strategia di Microsoft, accusandola di sfruttare la sua posizione dominante nel mercato videoludico, soprattutto dopo la colossale acquisizione di Activision Blizzard per circa 69 miliardi di dollari.
Secondo la FTC, gli aumenti potrebbero danneggiare i consumatori e alterare la concorrenza, in un settore già fortemente concentrato. Il timore è che, con il controllo su titoli di punta e piattaforme di distribuzione, Microsoft stia costruendo un ecosistema chiuso e sempre più costoso, inaccessibile per una parte della sua utenza tradizionale.
La manovra, seppur economicamente motivata, arriva in un momento delicato. Con una community globale attenta e vocalmente attiva sui social, l’aumento dei prezzi rischia di trasformarsi in un boomerang reputazionale, soprattutto per una piattaforma che ha costruito la propria identità sulla fruibilità e sull’accessibilità.
Per ora Microsoft tiene la rotta, ma i prossimi mesi diranno se questa sarà una mossa vincente o un errore di strategia nel pieno di una guerra delle console sempre più agguerrita.
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