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Bestiario del futuro: gli animali robot che imitano la natura per rivoluzionare il presente

Dalle api volanti di Festo ai quadrupedi di Kawasaki e Boston Dynamics, un ecosistema artificiale prende forma tra ingegno meccanico, AI e biomimetica

Bestiario del futuro: gli animali robot che imitano la natura per rivoluzionare il presente

L’intersezione tra robotica e biomimetica ha generato negli ultimi anni una nuova generazione di animali robotici progettati per svolgere funzioni operative in contesti che vanno dall’industria alla difesa, dalla sorveglianza alla ricerca ambientale, passando per l’intrattenimento.  L’interesse per queste “creature meccaniche” cresce costantemente, anche in termini di mercato: secondo il rapporto World Robotics 2024 dell’International Federation of Robotics, le vendite globali di robot hanno toccato quota 4,28 milioni, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Di queste vendite, il 70% si concentra in Asia, il 17% in Europa e il 10% nelle Americhe. Dai cani-robot guardiani di Boston Dynamics agli automi marini impiegati nel monitoraggio ambientale, il bestiario tecnologico si espande con modelli sempre più sofisticati e versatili.

Un esempio sorprendente è BionicBee, realizzato da Festo, una micro-ape artificiale in grado di volare in sciame. Pesa appena 34 grammi, misura 22 centimetri di lunghezza con un’apertura alare di 24 centimetri, ed è dotata di un sistema di posizionamento UWB che le consente di orientarsi e volare autonomamente all’interno del gruppo. È il più piccolo oggetto volante sviluppato dall’azienda tedesca, ma rappresenta un passo significativo nella robotica ispirata al comportamento collettivo.

Altro protagonista è Corleo, il robot quadrupede cavalcabile alimentato a idrogeno, presentato da Kawasaki all’Expo di Osaka 2025. Guidato attraverso i movimenti e la postura del passeggero, Corleo è pensato per muoversi su terreni accidentati, trasmettendo informazioni ambientali tramite un display integrato. Nonostante sia ancora un concept, e che la sua realizzazione su larga scala sia ipotizzabile solo tra un paio di decenni, rappresenta un esempio futuristico che coniuga sostenibilità, intelligenza artificiale e meccanica ispirata alla natura.

Aibo, lo storico cane robot di Sony lanciato nel 1999, è stato completamente ripensato nelle versioni più recenti: ora è in grado di riconoscere volti e voci, muoversi con naturalezza, mappare gli ambienti e rilevare ostacoli. Dotato di fotocamere, microfoni e sensori, è progettato per adattarsi dinamicamente al contesto domestico, offrendo un’interazione affettiva ed empatica sempre più sofisticata.

Tra i robot quadrupedi più noti e inquietanti figura Spot, sviluppato da Boston Dynamics. Con una capacità di carico fino a 14 kg e un’autonomia operativa di 90 minuti, Spot è adatto a condizioni estreme e a usi che spaziano da ispezioni industriali a operazioni di pattugliamento. I suoi sensori avanzati, inclusi sistemi di visione a 360°, gli permettono di percepire e reagire all’ambiente in tempo reale, rendendolo uno degli automi più versatili della robotica applicata.

Cassie, sviluppato da Agility Robotics in collaborazione con l’Oregon State University, è un robot bipede che ricorda la struttura di uno struzzo. Progettato per muoversi in ambienti ostili e irregolari, è diventato celebre per aver stabilito un Guinness World Record nel 2022, percorrendo 100 metri in 24,73 secondi senza telecamere né sensori. Il suo equilibrio è affidato a un sistema di apprendimento automatico, che consente un controllo sofisticato dell’andatura. Dall’esperienza con Cassie è nato Digit, un robot umanoide ancora più avanzato.

Presentato al CES 2025 da Yukai Engineering, Mirumi è un piccolo robot da compagnia che ricorda una scimmietta o un piccolo yeti. Rileva la presenza umana attraverso sensori e interagisce con espressioni facciali e movimenti del capo, trasmettendo emozioni come curiosità o timidezza. Non emette suoni, ma comunica attraverso gesti e sguardi. È pensato per essere portato ovunque, agganciato a una borsa o a uno zaino, diventando un compagno silenzioso e affettuoso.

Infine, Loona, sviluppato da KEYi Tech, è un cane robotico che sfrutta l’intelligenza di ChatGPT per offrire un’esperienza interattiva ricca e multilingue. Progettato per un pubblico giovane, Loona supporta otto lingue e propone attività educative e ludiche, dal ballo al canto, fino all’assistenza nell’apprendimento. Un dispositivo che unisce gioco e tecnologia per stimolare competenze cognitive ed emotive.

Dalle api agli struzzi, dai compagni domestici ai veicoli fuoristrada, gli animali robotici stanno ridisegnando il nostro rapporto con la tecnologia, fondendo ispirazione naturale e innovazione artificiale in forme sempre più sorprendenti.

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