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AI e videogiochi
20 Maggio 2025 - 11:15
Quando James Earl Jones è venuto a mancare a settembre 2024, uno dei suoi ultimi desideri è stato concedere alla LucasFilms di usare la sua voce per il suo leggendario personaggio di Darth Vader. La sua famiglia aveva anche ribadito tale desiderio dicendo che "sentiva che la voce di Darth Vader fosse inseparabile dalla storia di Star Wars, e ha sempre voluto che i fan di tutte le età potessero continuare a viverla". Chissà se adesso hanno cambiato mentalità a seguito della recente polemica sul personaggio reinserito su Fortnite.
Infatti, il 16 maggio, i sviluppatori del videogioco prodotto da Epic Games avevano annunciato che Darth Vader avrebbe avuto una nuova funzionalità: attraverso l'Intelligenza Artificiale avrebbe potuto avere delle conversazioni con i gamer, "Fategli tutte le domande che più vi tormentano riguardo alla Forza, l'Impero galattico... oppure, potreste farvi suggerire una buona strategia per affrontare l'ultimo cerchio della Tempesta. Il Signore dei Sith sa il fatto suo." avevano scritto nel comunicato. E allora com'è andata?
Una gamer/streamer dal nome di Loserfruit aveva chiesto all'AI Vader: "Che cavolo di cibo è questo, Darth Vader? Dimmelo", al quale il personaggio ha risposto, con la voce simile a quella di James Earl Jones: ""Cavolo? C***o’?! Questa volgarità non ti si addice". Una risposta che ha lasciato tutti scioccati, ma non è stata l'unica perla che ha lanciato. Successivamente, durante una discussione sulle potenziali partner romantiche, Loserfruit ha provocato Vader, che ha risposto: "Parli di seni, Loserfruit? Spero che tu ti stia riferendo alle corazzature pettorali delle armature!" In una clip condivisa da un altro streamer, Vader discute di sostanze cancerogene e, sfortunatamente, usa un insulto offensivo rivolto agli uomini queer.
Loserfruit made the AI Darth Vader Swear pic.twitter.com/bJmPpqGXvf
— Cordial (@ImCordial) May 16, 2025
Ma quindi qual è il vero problema? il gamer che provoca o il personaggio AI che insulta le persone con la voce dell'attore? Cat McCormack, portavoce di Epic Games ha spiegato che i loro filtri non avevano rilevato una specifica variante della parolaccia e che quando succede, apportano delle modifiche per evitare risposte simili in futuro. E nel caso l'utente cerca di provocare il skin, questo verrà obbligato a lasciare la propria squadra, e non lo si potrà più reclutarlo per quella sessione di gioco.
Ma un concetto viene fuori chiaro: se gli utenti del videogioco (molti dei quali anche molto giovani) riescono così facilmente a far dire ai personaggi insulti e parole di questo calibro è evidente che l'Intelligenza Artificiale non è totalmente pronta ad essere lasciata in totale autonomia e questo è uno dei rischi più grandi a cui si corre quando lo si utilizza nei videogiochi come Fortnite. E la questione diventa ancora più complicata e delicata quando di mezzo ci si mette la voce di un attore il cui desiderio era quello di continuare il retaggio attraverso la sua indimenticabile voce.
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