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20 Maggio 2025 - 16:50
Mai sentito parlare di bare beating? Il termine può sembrare oscuro, ma è un fenomeno tristemente comune nella vita di chi ogni giorno si sposta con i mezzi pubblici. Si tratta di quel fastidioso gesto di riprodurre musica o video ad altissimo volume senza cuffie, costringendo chiunque intorno a condividere forzatamente quel rumore. Che si stia leggendo un libro o si desideri semplicemente un momento di tranquillità, arriva immancabile il passeggero maleducato che impone a tutto il vagone la sua playlist o i video del suo TikToker preferito.
Una vera e propria piaga sociale, tanto che nel Regno Unito si sta pensando a misure severe per porvi fine. I Liberal Democratici hanno infatti proposto multe fino a 1.000 sterline (oltre 1.100 euro) per chi viola il “galateo” dei trasporti pubblici londinesi. In città, chi viaggia in metropolitana o autobus è ben consapevole delle regole non scritte: niente rumori molesti, niente cibo, niente sguardi imbarazzanti.
Un sondaggio commissionato dal partito ha rivelato come quasi due britannici su cinque si siano trovati a dover sopportare persone che ascoltano musica a tutto volume, e più della metà ammette di non sentirsi a proprio agio nel chiedere di abbassare il volume, nonostante lo stress e il fastidio causati.
La questione riguarda anche gli artisti di strada: sebbene la loro arte sia all’aperto e su suolo pubblico, il loro frastuono è stato giudicato da un tribunale come una forma di “tortura psicologica”. A Leicester Square, ad esempio, sono stati addirittura vietati dopo le proteste di chi lavora negli uffici vicini.
Ma non è solo il volume alto a rovinare il viaggio: avere accanto un passeggero che canta a squarciagola o ascolta conversazioni telefoniche al massimo volume è altrettanto insopportabile. In Giappone, invece, il rispetto per il prossimo sui mezzi pubblici è tale da evitare perfino di rispondere al telefono durante il viaggio, regalando a tutti un’esperienza di viaggio più serena.
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