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Dating ieri e oggi

Il tradimento secondo le generazioni: per la Gen Z è per un cuoricino di troppo

Come le diverse fasce d'età affrontano cuoricini e sexting nell'era dei social

Il tradimento secondo le generazioni: per la Gen Z è per un cuoricino di troppo

Un tempo si spiavano le tasche del partner, oggi si setacciano like, cuoricini e reazioni su Instagram. Ma il modo in cui percepiamo questi segnali digitali cambia radicalmente a seconda della generazione a cui apparteniamo. A confermarlo è un recente sondaggio della piattaforma sui siti d'incontri Gleeden, che ha analizzato le reazioni all’infedeltà emotiva e digitale tra oltre 3.200 italiani. E no, non è vero che i più giovani sono quelli “abituati” ai social e quindi più permissivi. Anzi: sono i più rigidi.

Gen Z (nati tra 1995 e 2010): i vigilanti del cuore digitale

Per chi è cresciuto a pane e TikTok, il tradimento si annida ovunque. Per il 94% dei Gen Z il sexting è tradimento pieno, senza attenuanti. Anche un semplice cuoricino su una storia altrui è spesso visto come un campanello d’allarme. Il 65% pensa che un like a una foto di una persona attraente equivalga a un tradimento. È l’idea stessa di intimità a essere cambiata: oggi passa anche da un emoji. La fedeltà per loro è monitoraggio attivo, e spesso “investigativo”. 

Millennial (1980–1994): i diplomatici digitali

I Millennial, eterni equilibristi tra pre-social e post-smartphone, hanno una visione più sfumata. Per loro l’infedeltà è soprattutto questione di intenzione. Un cuoricino può passare, ma se diventa sistematico… allora suona l’allarme.
Il 76% condanna il sexting, ma per il 53% è il nascondere le cose a fare davvero male, più ancora di un evento fisico. In questa fascia, l’infedeltà emotiva ha fatto chiudere relazioni vere: oltre la metà ha interrotto un rapporto per un tradimento digitale.

Gen X (1965–1980): i “tolleranti con riserva”

Chi ha conosciuto l’amore ai tempi del citofono e delle telefonate a casa, oggi vive il digitale come un gioco a metà. Il 75% condanna il sexting, ma la soglia della tolleranza è più alta.
Un like? “È solo un like.” Un cuoricino? “Non serve farsi paranoie.”
Solo il 25% della Gen X considera sospetto un cuoricino su una storia Instagram. Per loro il tradimento “vero” resta quello sentimentale: quando ti innamori di qualcun altro e lo tieni nascosto.

Uomini vs Donne: chi controlla di più?

Il sondaggio evidenzia anche forti differenze di genere.

  • Il 63% delle donne considera infedeltà un like a una storia “ambigua”, contro il 35% degli uomini.
  • Le conversazioni private con persone attraenti sono viste come tradimento dal 63% delle donne e solo dal 47% degli uomini.
  • E chi spia di più? L’83% delle donne ha controllato almeno una volta i social del partner. Gli uomini? Più rilassati, si fermano al 71%.

E quando scoppia il dubbio? Le donne preferiscono affrontare il problema direttamente, mentre gli uomini optano più spesso per la “modalità 007” e controllano senza farsi notare.

Il tradimento è cambiato: il problema sono i social (o chi li usa)?

Una cosa è certa: il digitale ha moltiplicato le occasioni per tradire. E per scoprire il tradimento. Il 48% degli intervistati ha beccato l’infedeltà grazie ai social.

In definitiva, se la Gen Z è tutta occhi e notifiche, i Millennial cercano la verità nei silenzi, e la Gen X preferisce distinguere tra corpo e cuore. Ma il punto è sempre lo stesso: nel 2025 si tradisce con uno swipe. E ci si innamora con un cuore rosso.

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