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21 Maggio 2025 - 22:00
Iceberg A23a (Fonte earthobservatory.nasa.gov)
Un colosso di ghiaccio si sta sgretolando davanti all’isola subantartica della Georgia del Sud. L’iceberg A23a, ancora il più grande del mondo con i suoi impressionanti 3.100 chilometri quadrati – più di due volte e mezzo l’area di Roma – ha perso in appena due mesi una superficie pari a oltre 360 chilometri quadrati, l’equivalente di due Milano.
Il gigante ghiacciato, incagliato da marzo su una piattaforma sottomarina poco profonda, si sta spezzando in migliaia di piccoli iceberg, visibili addirittura dallo spazio. Le immagini del satellite Aqua della NASA mostrano uno spettacolo che l’Agenzia spaziale paragona a “una notte stellata”. Nonostante le dimensioni ridotte rispetto al blocco principale, molti frammenti misurano almeno un chilometro di diametro. Tra questi spicca un grosso pezzo, denominato A23-C dal National Ice Center degli Stati Uniti, staccatosi dall’iceberg principale lo scorso aprile.
Questo non è il primo episodio di disgregazione per A23a. In passato, il gigante ghiacciato era rimasto intrappolato in una cosiddetta “colonna di Taylor”, un vortice d’acqua che lo fece ruotare su se stesso per mesi, prima di riprendere il suo lento cammino verso nord. Il suo percorso lo ha portato attraverso il temuto Canale di Drake, conosciuto come “il cimitero degli iceberg”, dove molti di questi giganti trovano la loro fine.
Per dissolversi del tutto, l’iceberg A23a potrebbe impiegare ancora mesi, forse anni. Ma i segnali di cedimento sono ormai evidenti. La NASA ha spiegato che la lunga scia di detriti ghiacciati lungo il lato settentrionale è frutto di un evento improvviso di “rottura del bordo”, innescato da giorni di caldo e sole anomali per quelle latitudini. A quasi 55° sud, infatti, l’iceberg si trova fuori dalle fredde acque antartiche che, fin dalla sua nascita nel 1986 dalla piattaforma di ghiaccio Filchner, lo avevano preservato.
La “rottura del bordo” è uno dei tre modi in cui un iceberg si disgrega: piccoli pezzi si staccano lungo i margini, riducendo la superficie complessiva pur mantenendo la forma generale. Altri possono rompersi in pochi grandi frammenti o sciogliersi completamente. Qualunque sarà il destino finale di A23a, il suo cammino verso la distruzione appare ormai inevitabile.
La NASA ricorda che oltre il 90% degli iceberg antartici segue un percorso simile: entrano nella corrente vorticosa del Weddell al largo dell’Antartide orientale, poi si dirigono verso nord lungo la Penisola Antartica, attraversano il Canale di Drake e infine si sciolgono nelle acque più calde dell’Atlantico meridionale. Così finirà anche per A23a, il gigante che lentamente si spezza e si dissolve sotto gli occhi del mondo.
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