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La polemica
21 Maggio 2025 - 16:15
Il nuovo brano di Annalisa, che ha già superato i 2 milioni di streaming su Spotify e sta scalando le classifiche radiofoniche, è al centro di una feroce polemica. A sollevare accuse dure è stato Simone Pillon, ex senatore della Lega, che ha definito il testo della canzone “blasfemo” criticando alcune strofe che citano Gesù e Maria in modo ritenuto irrispettoso.
Secondo Pillon, il singolo, intitolato Maschio promuoverebbe temi legati al cambio di genere e ribalterebbe simbolicamente figure come Adamo ed Eva, utilizzando la figura di Gesù e Maria come “testimonial del transessualismo”. L’ex parlamentare ha definito il brano come un tentativo di “rilanciare le vendite” attraverso un “patetico dileggio del Signore Gesù e della Beata Vergine Maria”. La polemica si è estesa anche a una presunta disparità di trattamento nei confronti delle diverse fedi religiose: “Perché attaccano sempre la Fede cristiana e non sfottono mai l’Islam? La paura fa 90 anche tra i provocatori blasfemi”, ha scritto Pillon sui social rilanciando il dibattito.
La discussione si concentra in particolare su alcune frasi della canzone che citano direttamente Gesù e Maria, tra cui versi come “Faccio il diavolo per te”, “Ma te lo giuro su Maria” e “Per seguire una chimera / Invertire Adamo ed Eva”. Il post di Pillon ha raccolto oltre 1.100 reazioni, con numerosi utenti che hanno espresso il loro consenso e critiche verso Annalisa, accusandola di mancare di rispetto alla religione cristiana. Alcuni commentatori hanno inoltre sottolineato come il singolo sia stato rilasciato nello stesso giorno in cui è stato eletto Papa Leone XIV, anche se si tratta di una coincidenza: le uscite musicali sono pianificate con largo anticipo.
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