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Come riposare
21 Maggio 2025 - 22:10
Dormire sul fianco è un gesto quasi rituale, un movimento inconscio che molti compiono ogni notte per trovare il comfort ideale. Per alcuni, però, non basta semplicemente appoggiare la testa: serve qualcosa da stringere, abbracciare, un oggetto che faccia da compagno silenzioso nel sonno. È qui che entra in gioco il cuscino boomerang, la nuova frontiera del riposo pensata proprio per chi cerca quell’abbraccio notturno che fa la differenza.
Non è né rotondo, né rettangolare, né simile ai tradizionali cuscini ortopedici. Il cuscino boomerang si distingue per la sua forma a L o a U, con due bracci disposti ad angolo retto: uno sostiene la testa, l’altro si lascia abbracciare come una spalla amica. Il risultato è una nicchia di relax, un rifugio soffice dove corpo e mente si sentono accolti.
Chi l’ha provato lo descrive come un nido perfetto: abbastanza pieno da avvolgere senza però risultare ingombrante. A differenza dei classici cuscini lunghi e pesanti che spesso intralciano gambe e movimenti, il boomerang si ferma prima del busto, garantendo una postura naturale e stabile, senza torsioni della schiena o lotte notturne con il letto.
L’ideatrice di questa innovazione è la dottoressa Mary Collings che in collaborazione con un brand texano ha sviluppato il Mary Side Sleeper, un micro-sistema di supporto personalizzato. Ordinandolo si indicano altezza, età ed eventuali problemi fisici e il riempimento viene calibrato di conseguenza: più denso per i più alti, più morbido per chi ha spalle minute. Un vero e proprio lavoro sartoriale del sonno con materiali che spaziano da piume e fibre alternative a rivestimenti di cotone, satin o seta e persino monogramma gratuito, perché prendersi cura del proprio riposo è anche un piccolo lusso quotidiano.
La versione in fibra alternativa è particolarmente apprezzata per la sua morbidezza accogliente, mai troppo cedevole. Il cuscino boomerang mantiene la sua forma, fermo al suo posto notte dopo notte, pronto a sostenere e accompagnare il sonno. Naturalmente, non è adatto a chi cambia spesso posizione durante la notte: se siete tra coloro che si muovono dal fianco alla schiena con la regolarità di uno spettacolo teatrale potrebbe risultare un po’ limitante.
Pensato per chi sa già di voler dormire sul fianco e vuole rimanerci, il cuscino boomerang non si presta facilmente alle federe tradizionali — ma anche il design vuole la sua parte. Sul mercato stanno nascendo modelli simili e più accessibili, ma il concetto resta quello: trasformare il semplice cuscino in un compagno di sonno intelligente che sostiene testa e collo ma accoglie anche il corpo con un gesto affettivo e silenzioso.
Non è solo una promessa di notti più serene ma un nuovo modo di prendersi cura di sé, anche quando si dorme. E forse è proprio per questo che il cuscino boomerang sta conquistando sempre più sostenitori.
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