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Ibernati oggi, rivivi domani? Ecco quanto costa risvegliarsi nel futuro

Per ora sono stati congelati quattro persone e cinque animali domestici, mentre quasi 700 clienti in attesa

Ibernati oggi, rivivi domani? Ecco quanto costa risvegliarsi nel futuro

Fry, protagonista del cartone animato "Futurama"

L’idea di conservare i corpi umani nel freddo estremo, nella speranza di poterli risvegliare un giorno in un futuro tecnologicamente avanzato, così come Fry, uno dei protagonisti del famosissimo cartone animato "Futurama". Un sogno che ha catturato anche le agenzie spaziali come l’ESA, che immaginano astronauti ibernati durante le lunghe missioni nello spazio. Ma se congelare un corpo, vivo o morto, è già oggi tecnicamente possibile, la vera sfida resta il risveglio, un obiettivo ancora lontano.

Emil Kendziorra, fondatore di Tomorrow.Bio, ex ricercatore oncologico e imprenditore nel campo della crioconservazione, non ha mai nascosto il realismo di questa impresa: “Non c’è nessuna garanzia, solo una piccola probabilità che un giorno sarà fattibile”, dichiarava già nel 2023 in un’intervista al telegiornale svizzero.

Nonostante l’incertezza scientifica, l’interesse non manca. Secondo la BBC, Tomorrow.Bio ha già congelato tre o quattro persone e cinque animali domestici, mentre quasi 700 clienti attendono il loro turno. In Italia, sono 45 gli iscritti sparsi sul territorio, un numero in crescita. Il messaggio dell’azienda è chiaro: “Sempre più persone non accettano la morte per cause che potrebbero essere risolte con i progressi della tecnologia e della medicina. La criogenia è la migliore speranza per prolungare la vita nel futuro”. Un vero e proprio lascito per le generazioni future, un investimento nella possibilità di un ritorno alla vita.

Il prezzo di questa scommessa è alto: 200.000 euro per il congelamento dell’intero corpo, 75.000 per il solo cervello, con sconti per chi si abbona all’associazione. Per chi decide di pagare a rate, come la cinquantunenne Louise Harrison, il costo mensile può aggirarsi intorno agli 84 euro. “Avere una piccola opportunità di tornare, contro nessuna possibilità, mi sembrava una scelta logica”, spiega.

Quando arriva il momento, Tomorrow.Bio entra in azione con un’ambulanza attrezzata che interviene subito dopo la dichiarazione legale di morte. Il corpo viene immerso in acqua e ghiaccio, si procede alla rianimazione cardiopolmonare e alla somministrazione di farmaci per rallentare il degrado. Il sangue viene sostituito lentamente con un liquido crioprotettore, un antigelo che evita la formazione di cristalli dannosi, e la temperatura scende progressivamente fino a raggiungere i -196 gradi Celsius, temperatura alla quale il corpo viene conservato in una capsula immersa in azoto liquido, in un sistema che non richiede elettricità per funzionare.

Il vero problema è ricreare le condizioni per il risveglio: come rimuovere il liquido crioprotettore senza danneggiare i tessuti? Come riattivare un cervello complesso mantenendo intatta memoria, identità e personalità? Senza il cervello funzionante, non può ripartire neanche il cuore, motore della vita.

Nonostante tutto, Tomorrow.Bio guarda avanti con determinazione. L’azienda si è posta traguardi ambiziosi, come dichiarato alla BBC: preservare la struttura neurale entro l’anno e raggiungere la conservazione reversibile a temperature sotto zero entro il 2028. Una promessa che, se mantenuta, potrebbe rivoluzionare il concetto di vita, morte e rinascita.

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