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22 Maggio 2025 - 14:50
Orb, lo strumento che scansiona l'iride dell'occhio per trasformarlo in dati
In un evento organizzato all’inizio del mese, la società World Network ha attirato l’attenzione del pubblico a San Francisco, scansionando l’iride dei partecipanti con uno strumento sferico chiamato Orb, in cambio di un compenso in criptovalute e di un certificato digitale d’identità. La promessa dell’azienda è semplice e allo stesso tempo ambiziosa: verificare che un utente online sia realmente umano, in un futuro in cui le intelligenze artificiali generative renderanno sempre più difficile distinguere tra uomo e macchina.
Quella di San Francisco è solo una tappa di un progetto avviato nel 2019 – all’epoca con il nome Worldcoin – che ha già coinvolto oltre 12 milioni di persone, soprattutto in paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Al centro del progetto c’è la World ID, una sorta di firma digitale biometrica che, secondo la visione dell’azienda, diventerà uno strumento chiave per proteggere le interazioni umane su Internet.
Ma l’ambizione di World non si ferma alla certificazione dell’identità. Il cofondatore Sam Altman, noto anche come CEO di OpenAI, immagina un mondo in cui l’automazione porterà alla perdita di milioni di posti di lavoro. Per far fronte a questa trasformazione, la società ha già previsto un secondo obiettivo: fornire le basi tecnologiche per un reddito universale digitale (UBI), distribuito solo a coloro che hanno verificato la propria “umanità” tramite la scansione dell’iride.
A fronte di un progetto tanto ambizioso, non mancano le critiche. L’azienda è stata accusata fin dagli esordi di sfruttare i paesi in via di sviluppo per testare la propria tecnologia, creando una sorta di “database biometrico dei corpi poveri”. Secondo un’inchiesta di Technology Review del 2022, le scansioni non si limitavano all’iride, ma includevano anche immagini ad alta risoluzione del volto, del corpo e persino dati sulla respirazione e l’attività cardiaca degli utenti.
Molti paesi hanno limitato o sospeso le attività dell’azienda: il Kenya, l’Indonesia, il Brasile e, in Europa, anche la Spagna, dove l’agenzia per la protezione dei dati ha imposto lo stop alla raccolta di dati biometrici sul territorio. Lo scorso dicembre, l’Unione Europea ha richiesto che World consenta agli utenti di cancellare i propri dati su richiesta.
Nonostante le polemiche, World continua a espandersi. Durante l’evento di San Francisco è stato presentato anche l’Orb Mini, una versione compatta del dispositivo di scansione. In un post ufficiale, l’azienda ha ribadito la volontà di costruire una “rete internet incentrata sugli esseri umani”, in cui strumenti come la World ID diventino essenziali per prevenire frodi e abusi legati all’uso dell’intelligenza artificiale. «Le idee iniziali erano davvero pazze», ha detto Altman durante l’evento, «poi siamo passati a una cosa che era solo parzialmente pazza, che è diventata World».
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