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Il metatelefono: il finto smartphone che aiuta a combattere la dipendenza digitale esiste davvero ed è già andato sold out

Sui social è diventato virale il video di una ragazza che osserva un telefono trasparente, lasciando milioni di utenti increduli

Il metatelefono: il finto smartphone che aiuta a combattere la dipendenza digitale esiste davvero ed è già andato sold out

Hai mai sentito parlare del metatelefono? Se ultimamente hai passato qualche minuto su Instagram o TikTok, potresti aver incrociato un video virale che ha fatto impazzire il web. La protagonista, Cat (@askcatgpt), è in fila per un bubble tea, e il suo gesto di guardare lo smartphone con la classica espressione annoiata da attesa, sembra ordinario. Ma il dettaglio che ha catturato l’attenzione di milioni di utenti è il suo telefono trasparente.

Nessuno schermo, nessuna notifica, nessuna vibrazione: quello che tiene in mano sembra un gadget uscito da un film di fantascienza. In pochi giorni il video ha raggiunto oltre 50 milioni di visualizzazioni, con teorie strampalate nei commenti – qualcuno ipotizza che sia un prototipo del futuro, altri addirittura lo collegano ai viaggi nel tempo. La realtà, però, è molto più "semplice".

A chiarire il mistero è stata la stessa Cat: quello che tiene in mano non è un device futuristico, ma un semplice pezzo di acrilico a forma di iPhone. Lo chiama metatelefono (o metafonino). Non ha schermo, non vibra, non illumina nulla: è solo plastica. Ma ha uno scopo ben preciso.

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L’oggetto è stato inventato da un amico di Cat per rispondere a una domanda sempre più attuale: possiamo ridurre la dipendenza da smartphone e social network, iniziando dal gesto? L’idea ricorda quella di chi smette di fumare e tiene le mani occupate per non sentire lo stimolo di accendersi una sigaretta. Il metatelefono serve esattamente a questo: sostituire l’impulso di guardare lo schermo con qualcosa di inoffensivo, ma simileSul sito ufficiale, il prodotto è descritto così: "È una semplice lastra di acrilico. Ma è anche un sostituto, un totem, un alibi. È il primo passo verso la libertà. Tienilo nella tasca, strofina la superficie, estrailo quando senti l’impulso di guardare lo schermo."

Il prezzo? 25 dollari (circa 22 euro). Poche ore dopo la messa in vendita, era già esauritoDifficile dirlo. Ma il successo del video – e dell’oggetto – suggerisce una cosa chiara: c’è fame di disconnessione. Anche se, paradossalmente, per farlo serve qualcosa che assomigli esattamente a ciò da cui vogliamo liberarci.

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