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Beauty health
22 Maggio 2025 - 19:45
Un ingrediente tradizionale, tornato alla ribalta tra scaffali di cosmetici e trend beauty: l’olio di cocco continua a imporsi come uno dei rimedi naturali più versatili per la cura dei capelli. Ma cosa dice davvero la scienza? E quali sono i consigli degli esperti per sfruttarne al meglio i benefici?
Dall’aroma esotico e dalla texture vellutata, l’olio di cocco è ormai un protagonista consolidato della cosmetica moderna. Utilizzato puro o inserito in formulazioni più complesse, questo elisir naturale, ricavato dalla polpa del frutto della palma di cocco, è apprezzato per le sue proprietà nutrienti, emollienti e protettive, in particolare per quanto riguarda la cura dei capelli secchi e danneggiati.
Un alleato contro secchezza, forfora e agenti esterni
Il dottor Carlo Guidarelli, dermatologo presso l'Humanitas San Pio X, afferma che la struttura chimica dell'olio di cocco è particolarmente favorevole al trattamento dei capelli. Spiega che, grazie ai suoi acidi grassi a basso peso molecolare, l'olio di cocco è in grado di penetrare efficacemente nella fibra capillare, raggiungendo anche la corteccia interna. Aggiunge inoltre che l'ingrediente chiave dell'olio di cocco è l'acido laurico, noto per le sue proprietà antimicrobiche, che contribuisce a proteggere i capelli da batteri, funghi e altri agenti esterni come i raggi solari, lo smog e il calore del phon e della piastra.
Particolarmente indicato per chiome spente, sfibrate o affette da forfora, l’olio di cocco si rivela utile anche in presenza di dermatite seborroica. In questi casi, però, l’esperto consiglia di applicarlo con moderazione: «Essendo un olio molto denso, ne basta una piccola quantità. In caso di eczema o eccesso di sebo, è importante non eccedere, pur potendo beneficiare della sua azione antibatterica e antifungina».
Come e quando applicarlo
L’olio può essere utilizzato in diversi modi a seconda delle esigenze: come impacco pre-shampoo da lasciare in posa per circa un’ora (o anche tutta la notte, coprendo i capelli con una cuffia), oppure come trattamento post-lavaggio da applicare solo sulle punte per sigillare le squame e prevenire la formazione di nodi.
«Un’applicazione sulle lunghezze bagnate aiuta a evitare l’effetto crespo e mantiene il capello morbido e protetto. Il momento ideale? Dopo aver tamponato la chioma, quando è ancora umida ma non più gocciolante», aggiunge Guidarelli.
Chi dovrebbe provarlo
L’olio di cocco è consigliato soprattutto a chi ha capelli secchi, danneggiati o inclini alla rottura. Il suo potere idratante e levigante lo rende un prezioso alleato anche per contrastare le doppie punte o il crespo persistente. In commercio si trova spesso in versione biologica e spremuto a freddo, facilmente reperibile nei negozi specializzati o nelle erboristerie: questa lavorazione preserva le qualità nutritive dell’olio, rendendolo più efficace e sicuro per l’uso cosmetico.
Tra scienza e tradizione
Sebbene sia stato per lungo tempo un rimedio “della nonna”, l’olio di cocco si conferma oggi un trattamento validato anche dalla ricerca. I recenti studi confermano il suo potenziale come sostanza multifunzionale, utile tanto nella routine quotidiana quanto nei trattamenti più intensivi per riparare i danni strutturali della fibra capillare.
E tra i tanti prodotti sul mercato, la semplicità resta forse il suo punto di forza: un solo ingrediente, molteplici benefici, e un ritorno alla naturalezza che incontra i gusti della cosmetica contemporanea.
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