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L'allarme
23 Maggio 2025 - 18:10
Una data segnata in rosso su migliaia di calendari asiatici: 5 luglio 2025. A evocarla non è un’agenzia governativa o un istituto di geofisica, ma una mangaka giapponese nota per le sue previsioni inquietanti: Ryo Tatsuki. Dopo aver predetto con sconcertante anticipo il terremoto di Tohoku del 2011, l’autrice di Watashi ga Mita Mirai (“Il futuro che ho visto”) è tornata a far parlare di sé con una nuova e allarmante visione pubblicata nella “versione completa” del suo manga nel 2021.
Secondo quanto raccontato nel fumetto, quel giorno si aprirà una gigantesca frattura nel fondale marino tra il Giappone e le Filippine. Il risultato? Un maremoto di proporzioni catastrofiche, con onde tre volte più alte di quelle generate dal sisma del 2011, che devastò la costa orientale nipponica e provocò l’incidente nucleare di Fukushima.
Che si tratti di semplice narrativa o di autentica chiaroveggenza, l’impatto delle parole di Tatsuki è reale e tangibile. In Asia orientale, soprattutto a Hong Kong, le agenzie di viaggio segnalano un calo vertiginoso delle prenotazioni verso il Giappone. “Le vacanze di Pasqua hanno visto un dimezzamento dei viaggi,” ha riferito alla CNN CN Yuen, CEO del tour operator WWPKG. E le prospettive per l’estate non sono più rosee.
L’effetto domino si è già messo in moto: tra le testimonianze, quella di Samantha Tang, 34 anni, insegnante di yoga di Hong Kong. Da sempre affezionata al Giappone, quest’anno ha deciso di rinunciare alla sua consueta vacanza. “Tutti parlano di terremoti,” spiega, “e sinceramente non me la sento.”
Simile la posizione di Oscar Chu, trentaseienne abituato a viaggiare più volte l’anno nel Sol Levante: “Il vero problema non è solo il terremoto. È il caos che ne deriverebbe: aeroporti bloccati, treni fermi. Meglio evitare.”
Le visioni oniriche della mangaka, che secondo i fan avrebbe anche anticipato la morte di Diana e Freddie Mercury, non convincono però tutti. La comunità scientifica resta scettica. In risposta al crescente allarme, l’Ufficio di Gabinetto del Giappone ha ribadito in un post su X.com che “non è possibile prevedere i terremoti con l’attuale tecnologia”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Yoshihiro Murai, governatore della prefettura di Miyagi, tra le più colpite nel 2011. “È un problema serio,” ha dichiarato in conferenza stampa, “quando voci totalmente prive di basi scientifiche influenzano negativamente il turismo e l’economia del Paese.”
Che le premonizioni di Tatsuki siano frutto di visioni o di coincidenze letterarie, resta un fatto: il suo manga ha superato le 900.000 copie vendute e continua a influenzare l’immaginario collettivo. In un’epoca in cui la paura viaggia alla velocità di un post, anche un fumetto può scatenare panico, alterare le rotte del turismo e sfidare la razionalità.
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