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Un cavaliere per gli italiani in Australia: il percorso di Andrea Pastacaldi

Premiato dallo Stato per il suo impegno nella promozione dell’Italia all’estero, costruisce reti tra generazioni, imprese e culture

Un cavaliere per gli italiani in Australia: il percorso di Andrea Pastacaldi

Andrea Pastacaldi, 45 anni, si definisce su LinkedIn come “un imprenditore appassionato nel connettere culture e promuovere comunità”. Toscano di origine, in Australia ha fatto di questo motto una vocazione concreta: fondatore di Made of Italy, Point Break Australia, The Italian Pass e co-fondatore di Besfit Recruitment, è oggi un riferimento per chi sogna di costruirsi una nuova vita all’estero senza rinunciare alle proprie radici.


Made of Italy: casa, cultura e comunità

«Made of Italy è nato da un bisogno personale: sentirmi a casa», racconta Pastacaldi ad Askanews. Quando arrivò in Australia, lo spaesamento era totale: mancavano punti di riferimento, informazioni pratiche, occasioni di socializzazione. Così iniziarono piccoli incontri, cene, aperitivi tra italiani. Da lì, la nascita del gruppo ItalWA, poi evoluto in una vera piattaforma nazionale. Oggi Made of Italy è la più grande community online di italiani in Australia e promuove eventi, iniziative culturali e imprenditoriali con l’obiettivo di superare gli stereotipi e restituire un’immagine dell’Italia moderna, innovativa e professionale.


Supporto concreto per chi parte: Point Break e Besfit

Con Point Break Australia, Pastacaldi offre orientamento gratuito a chi vuole studiare o vivere in Australia: dalla scelta della scuola al supporto per il visto, dalla ricerca dell’alloggio al primo lavoro. «Aiutiamo le persone a crescere non solo amministrativamente, ma anche umanamente», spiega.

Besfit Recruitment si concentra invece sull’hospitality, un settore chiave per i nuovi arrivati. L’agenzia collabora con hotel e ristoranti per inserire personale qualificato, spesso accompagnando i lavoratori verso percorsi di sponsorizzazione e residenza permanente. Un esempio? «Uno dei nostri primi candidati è arrivato con un contratto da 80.000 dollari e oggi sta per ottenere la cittadinanza».


The Italian Pass: l’Italia vera, fuori dai confini

The Italian Pass nasce dall’osservazione di un paradosso: all’estero esistono migliaia di italiani di talento, ma spesso invisibili. Al tempo stesso, cresce la richiesta di esperienze autentiche legate alla cultura italiana. Questa piattaforma seleziona e promuove professionisti, progetti e attività che incarnano l’identità italiana in modo credibile e attuale. «Non è solo un elenco di servizi, ma una visione culturale e commerciale dell’Italia diffusa nel mondo».


Un Cavaliere tra le comunità

Nel 2023, Andrea Pastacaldi ha ricevuto il titolo di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia, conferito dal Presidente della Repubblica per il suo impegno a favore delle relazioni tra l’Italia e il Western Australia. «Un momento toccante e inaspettato – ricorda –. Ho capito che il lavoro di comunità può avere un impatto enorme, anche senza clamore». Un riconoscimento che ha rafforzato il senso di responsabilità e il desiderio di fare ancora di più.


Il futuro: un’Italia globale e connessa

Il sogno è creare un modello replicabile: Made of Italy come rete internazionale, con “nodi” fisici e digitali in ogni città dove viva una comunità italiana significativa. Un metodo che unisce accoglienza, cultura, impresa e appartenenza.

Parallelamente, Pastacaldi punta a rafforzare The Italian Pass, sviluppare contenuti audiovisivi, avviare programmi di mentoring per giovani talenti italiani all’estero e sostenere nuove forme di rappresentanza. «Il nostro obiettivo è un’Italia moderna e diffusa, che sappia valorizzare le sue eccellenze ovunque si trovino».


La comunità italiana in Australia oggi

La fotografia attuale? «Una comunità più consapevole, giovane, dinamica – spiega – ma ancora fragile in termini di coesione e rappresentanza». L’Italia in Australia non è più solo quella delle prime migrazioni: oggi ci sono ingegneri, artisti, chef, ricercatori. Ma serve coordinamento, serve visione.

«Made of Italy vuole essere quella rete che unisce, racconta e valorizza tutto questo potenziale. Perché essere italiani all’estero non è nostalgia: è forza, è visione, è futuro».

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