l'editoriale
Cerca
Curiosità
26 Maggio 2025 - 23:00
Ma se "Coca-Cola" è la seconda parola più conosciuta al mondo dopo "ok", il podio della notorietà globale è ben più affollato di quanto si pensi. E qui entra in scena l'Italia, con il suo arsenale lessicale fatto di sapori, melodie, arte e lifestyle.
Dalla pizza alla dolce vita, passando per il gelato, il cappuccino e persino i paparazzi, l’italiano ha conquistato il mondo senza mai alzare la voce. Nessun colonialismo linguistico, ma un contagio culturale nato nei vicoli delle città, nei caffè storici, nei teatri d’opera e nelle cucine di nonne e chef stellati.
È una globalizzazione diversa, che non omologa, ma esalta l’identità. Se "Coca-Cola" rappresenta la massima espressione del marketing statunitense, i termini italiani parlano invece di esperienza, autenticità, bellezza. Non a caso, molte delle parole italiane più note sono legate ai piaceri della vita: il cibo, la musica, l’arte, l’amore.
Eppure, anche qui si insinua una contraddizione: quando una parola viaggia troppo, perde qualcosa per strada? "Espresso", per esempio, fuori dall’Italia spesso è solo un piccolo caffè nero, e nulla ha a che vedere con il rito sociale che rappresenta nel nostro quotidiano. "Pasta" viene declinata nei modi più improbabili, fino a diventare irriconoscibile per un italiano doc.
Allora è lecito chiedersi: la popolarità globale arricchisce o svuota? Forse entrambe. Perché se da un lato una parola diventa ponte tra culture, dall’altro rischia di essere appiattita, standardizzata, privata del contesto che l’ha generata.
Eppure resta il fatto che certe parole — come certe melodie — non hanno bisogno di traduzione. Hanno un suono familiare, evocano emozioni comuni, e spesso rappresentano un'idea condivisa di benessere, eleganza, piacere.
Un "tiramisù", dopotutto, è sempre una carezza al palato, ovunque tu sia.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..