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Curiosità

Il gioco più famoso di carte al mondo ha perso il suo significato

Esaurita in poche ore la nuova espansione “Universes Beyond” di Magic in collaborazione con Final Fantasy

Il gioco più famoso di carte al mondo ha perso il suo significato

Il 14 maggio scorso Hasbro, colosso americano del gioco da tavolo e proprietario di Wizards of the Coast, ha lanciato una delle sue mosse commerciali più ambiziose dell’anno: l’apertura delle prevendite della nuova espansione di Magic: The Gathering ispirata a Final Fantasy. Il risultato? I set sono andati esauriti in poche ore, sia online che nei negozi fisici, mentre appassionati e collezionisti si contendevano le copie come se fossero reliquie sacre. Il motivo di tanto entusiasmo non è solo l’incontro tra due tra i franchise più iconici della cultura globale. A generare un vero e proprio boom è stata anche la presenza di illustrazioni firmate da Yoshitaka Amano, storico artista della saga videoludica giapponese, le cui carte stanno già diventando oggetti di culto nel collezionismo.

Magic: The Gathering esiste dal 1993 ed è il primo gioco di carte collezionabili della storia. Un pilastro della cultura fantasy occidentale, basato su stregoni, incantesimi e creature mistiche, con una forte impronta da fantasy classico. Final Fantasy, invece, ha un’estetica molto diversa: una visione giapponese, più vicina a manga, anime e ai videogiochi Nintendo. Fino a qualche anno fa, un crossover del genere sarebbe sembrato impensabile.

Ma negli ultimi anni Hasbro ha avviato un deciso cambio di rotta. Le nuove espansioni “Universes Beyond” portano nel mondo di Magic elementi presi da altri franchise di successo, in un’ottica di contaminazione commerciale e culturale. Dopo Stranger Things, Doctor Who, The Walking Dead, Fallout, Assassin’s Creed, ora è il turno di Final Fantasy — con risultati economici già entusiasmanti. Nel 2023, ad esempio, l’espansione ispirata al Signore degli Anelli ha fruttato da sola 200 milioni di dollari. L’intero comparto Magic ha superato il miliardo di dollari di fatturato annuo, rendendolo di fatto il prodotto più redditizio dell’intero portafoglio Hasbro.

Ma l’operazione non è priva di critiche. La comunità storica di giocatori, oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo (tra cui personaggi celebri come il rapper Post Malone, l’attore Joseph Gordon-Levitt e il vicepresidente USA J.D. Vance), è divisa. Molti contestano il fatto che queste nuove carte non rispettano l’identità visiva e narrativa del gioco originale. Già nel 2021, un blog specializzato denunciava: «Vengono stampate un sacco di varianti delle carte di Magic che, francamente, non sembrano per niente carte di Magic! Le illustrazioni sono incredibili, è evidente che gli artisti che le hanno disegnate hanno talento, ma non assomigliano per niente a carte di Magic».

Un’altra preoccupazione diffusa è che il collezionismo stia prevalendo sul gioco. Con carte disegnate da artisti famosi e stampate in tirature limitate, molte espansioni diventano oggetti da investimento, rendendo il gioco ancora più costoso. Ma Hasbro sembra aver trovato la sua miniera d’oro. Magic non è più solo un gioco di carte: è una piattaforma crossmediale pronta ad accogliere ogni universo con un pubblico affezionato. E anche se qualche mago veterano storce il naso, le casse della compagnia continuano a riempirsi.

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