Cerca

politica

Energia: agli italiani interessa molto, ma sono poco informati

Una ricerca rivela una forte attenzione al tema ma anche tanta disinformazione: tre italiani su quattro sono confusi sui temi energetici

Energia: agli italiani interessa molto, ma sono poco informati

Immagine di repertorio

L’energia torna al centro del dibattito in Italia, tra le tensioni geopolitiche e la transizione ecologica. Una recente indagine realizzata da Gpf Inspiring Research per il Festival dell’Energia a Lecce ha analizzato come gli italiani percepiscono la sicurezza energetica. Il sondaggio recentissimo, condotto tra il 30 aprile e il 5 maggio 2025 su 2.000 persone, mostra una diffusa sensazione di incertezza: il 91,8% considera il momento attuale instabile, e l’84,4% è attento alla sicurezza energetica. Solo il 23,8% però si dice informato sui meccanismi che la regolano. La dipendenza dall’estero è vista come il rischio più grande, sebbene spesso sottovalutata. Il 42,9% teme un blackout, anche se il 72,4% lo ritiene inaccettabile nel 2025.

Pur con il timore che i costi energetici aumentino, la maggioranza (67,6%) si affida all’intervento pubblico per contenere le spese, ma non sembra pronta a cambiare le proprie abitudini di consumo. Carlo Berruti, direttore scientifico di Gpf Research, osserva: “C’è una frattura tra paura e conoscenza. La sensibilità è alta, ma spesso emotiva. Serve educazione energetica.” 

Il nucleare è accolto positivamente da oltre la metà degli italiani (58,4%), con una maggiore apertura tra i giovani (62,3%). Anche le fonti fossili trovano una certa approvazione (75,2%) purché siano sostenibili. Il fenomeno Nimby, ovvero il rifiuto di impianti vicini alle proprie abitazioni, sembra diminuire soprattutto tra i più giovani, mentre gli anziani restano più contrari a nucleare e infrastrutture.

La ricerca evidenzia anche molta confusione: molti sovrastimano il consumo di elettricità, stimandolo sopra il 50% anziché intorno al 20%, e solo il 16,7% conosce l’uso delle rinnovabili nelle proprie abitazioni. La metà degli intervistati ignora da dove provenga l’energia consumata. Sui rapporti con i Paesi fornitori, il 90,2% li considera essenziali per garantire continuità e prezzi sostenibili, ma solo un quarto sarebbe disposto a sacrificare principi etici per mantenerli.

Alessandro Beulcke, presidente del Festival dell’Energia, sottolinea: “L’energia non è solo tecnica, ma materia di opinione pubblica che influenza le decisioni democratiche. Serve informazione autorevole.” I risultati completi verranno presentati al Festival dell’Energia a Lecce, con la presenza del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e del presidente Arera Stefano Besseghini. “La sicurezza energetica riguarda tutti. Questa indagine è una base preziosa per guidare scelte pubbliche e private verso una maggiore consapevolezza.” conclude Beulcke.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.