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Il segreto del vetro che si rompe nei film (ma non fa male agli attori)

Dallo zucchero alle resine, ecco come nasce il vetro che si rompe senza pericoli

Il segreto del vetro che si rompe nei film (ma non fa male agli attori)

Immagine di repertorio

Nei film, spesso si vede l’eroe sfondare una finestra o lanciarsi da un grattacielo. Ma dietro queste scene mozzafiato c’è un lavoro accurato per rendere tutto realistico e, soprattutto, sicuro. Uno degli elementi più affascinanti è il vetro scenico, chiamato anche "vetro breakaway", un materiale speciale che si rompe come il vetro vero ma senza mettere in pericolo chi lo maneggia. In origine, veniva prodotto con una miscela di zucchero, acqua e sciroppo di mais cotta a temperature elevate fino a diventare una sorta di caramello, duro e trasparente. Quando si raffredda, il composto somiglia davvero al vetro, e viene versato in stampi che ne danno la forma di finestre, bottiglie o qualsiasi altro oggetto di scena da far frantumare.

Oggi, però, il vetro scenico si realizza anche con resine sintetiche che, una volta indurite, diventano fragili e si rompono facilmente. Questa versione moderna è preferita perché resta più dura nel tempo e si può colorare o dipingere, creando così effetti visivi ancora più spettacolari e variegati. Inoltre, la resina è più sicura per gli stuntman, perché non produce schegge pericolose. Il vetro di zucchero, seppur affascinante per la sua semplicità, ha un limite importante: è igroscopico, cioè assorbe l’umidità dall’aria e si ammorbidisce presto, quindi deve essere usato subito dopo la preparazione. Le resine invece resistono molto di più e permettono di creare oggetti più grandi, come lavandini o statue, che possono essere frantumati durante una scena.

Questo materiale è così versatile da essere presente in tantissime forme: dalle classiche lastre da finestra ai bicchieri, vasi, piatti e bottiglie. Insomma, il vetro scenico è un piccolo miracolo della chimica che permette al cinema di regalare momenti intensi senza rischi per chi li interpreta. Naturalmente, va sottolineato che questi oggetti possono essere maneggiati solo da stuntman esperti e addestrati. Anche se sono molto più sicuri del vetro reale, possono comunque causare ferite se non usati con la dovuta attenzione. Il vetro scenico è quindi la perfetta combinazione di scienza e spettacolo, un esempio di come ingredienti semplici e materiali innovativi trasformino la magia del cinema in realtà.

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