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Il Consiglio d’Europa invita l’Italia a studiare la profilazione razziale nelle forze di polizia

Nel Rapporto 2024 l’Ecri raccomanda uno studio indipendente per valutare la situazione italiana e contrastare le discriminazioni

Il Consiglio d’Europa invita l’Italia a studiare la profilazione razziale nelle forze di polizia

Manifestazione "Diritti, non privilegi!" a Torino, 2018

La “Commissione contro il razzismo e l’intolleranza” del Consiglio d’Europa (Ecri) ha presentato a Bruxelles il Rapporto annuale 2024, evidenziando la diffusione del fenomeno della profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia. La questione è emersa con forza durante la conferenza stampa al Press Club di Bruxelles, dove il presidente dell’organismo, Bertil Cottier, ha richiamato l’attenzione sulle criticità che riguardano il nostro Paese.

“La nostra raccomandazione verso il governo italiano è che conduca al più presto uno studio indipendente sul fenomeno della profilazione razziale nelle sue forze di polizia, per poter valutare la situazione”, ha dichiarato Cottier rispondendo a una domanda sul tema della discriminazione e profilazione da parte delle forze dell’ordine nazionali. “Abbiamo dei rapporti nazionali. Per ogni Paese abbiamo raccomandazioni specifiche che potrebbero essere adattate al problema specifico del Paese che abbiamo visitato.”

Il fenomeno, ha spiegato Tena Simonovic Einwalter, vicepresidente dell’Ecri, è in crescita in molti Paesi europei: “Agenti di polizia fermano le persone basandosi sul colore della pelle, o sulla loro presunta identità o religione, tutto ciò viola i valori europei.” Riferendosi ai rapporti precedenti, tra cui quello sull’Italia, Simonovic Einwalter ha sottolineato che “il problema della profilazione razziale nell’operato delle forze dell’ordine è un problema che si riscontra frequentemente in Italia e Francia.”

Un dato positivo arriva dal Regno Unito, dove “si sono osservati margini di miglioramento nelle forze di polizia britanniche sul fenomeno della profilazione razziale”, come ha spiegato Els Katsman, esperta dell’Ecri. “Uno dei mezzi che ha aiutato molto a migliorare l’operato delle forze dell’ordine, e aiutato la raccolta dati per effettuare studi a riguardo, è l’utilizzo di bodycam da parte degli agenti di polizia.” Il Rapporto annuale 2024 dell’Ecri affronta anche altre tematiche, come la segregazione di bambini Rom nelle scuole, rimarcando la necessità di interventi mirati per combattere tutte le forme di discriminazione ancora presenti in Europa. 

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