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Littering: ecco quali sono i rifiuti più abbandonati per la strada

Il 67% di bottiglie e lattine proviene da 10 marchi, ma l'Italia resta indietro sul sistema di deposito cauzionale introdotto con successo già da diversi paesi

Bevande e inquinamento: ecco quali i sono rifiuti più abbandonati per la strada

Un’indagine durata otto mesi ha fotografato lo stato disastroso dell'abbandono improprio dei rifiuti nell'ambiente (littering) in Italia, evidenziando la massiccia presenza di bottiglie, lattine e vetro abbandonati. La ricerca, condotta tra maggio e dicembre 2024 nelle aree periferiche del milanese, ha portato alla raccolta e analisi di oltre 11mila contenitori per bevande.

L’autrice dell’inchiesta, Helena Boers, ha catalogato ogni pezzo con la webapp ABR Radar della campagna A Buon Rendere, identificando materiali, bevande e i marchi responsabili. Tra i 5.830 contenitori identificati per marca, il 67% era riconducibile a soli 10 marchi, con Moretti in testa, seguita da Coca-Cola e Red Bull.

Ecco i marchi più presenti nel littering italiano:

  1. Moretti

  2. Red Bull

  3. Coca-Cola

  4. Estathé

  5. Heineken

  6. San Benedetto

  7. Tennents

  8. Sant’Anna

  9. Beck’s

  10. Monster

Contrariamente alle dichiarazioni di alcuni esponenti del settore birrario, secondo cui le lattine contribuirebbero marginalmente al problema, i dati mostrano il contrario: l'alluminio rappresenta il 29% dei contenitori abbandonati, seguendo la plastica con il 47%. Il vetro rappresenta il 20% mentre il cartone per liquidi appena il 4%. Nonostante in Italia si consumino più bottiglie in PET e vetro rispetto alle lattine, queste ultime hanno un impatto ambientale molto più visibile di quanto si voglia ammettere. Ad oggi, 17 Paesi europei hanno già introdotto sistemi di deposito cauzionale (DRS) per ridurre il littering e favorire la raccolta differenziata. Altri cinque, tra cui Spagna e Grecia, lo faranno entro il 2027L’Italia, invece, resta indietro, nonostante l’evidenza del problema e le sollecitazioni di esperti e associazioni.

Fonte "A Buon Rendere"

Secondo il documento “Il deposito cauzionale, questo sconosciuto”, presentato al Festival per lo sviluppo sostenibile, il Deposit Return System (DRS) potrebbe garantire tassi di raccolta superiori al 90%, come già avviene in Germania (98%)L’Italia è tra i principali responsabili dello sversamento di plastica nel Mediterraneo, con circa 90mila tonnellate disperse ogni anno. Sono oltre otto miliardi i contenitori di bevande che sfuggono al riciclo, finendo nell’ambiente o negli inceneritori. L’introduzione di un sistema di deposito cauzionale consentirebbe di incrementare la qualità del riciclo, ridurre l’uso di materia prima vergine e abbattere le emissioni climalterantiSecondo Silvia Ricci, coordinatrice della campagna “A Buon Rendere”, è assurdo continuare a rimandare una decisione su un sistema che ha già dimostrato la sua efficacia in altri Paesi.

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