Cerca

Salute e prevenzione

Creme solari sotto la lente: solo 1 su 5 davvero sicura, il resto è un rischio per la pelle

Tra filtri ingannevoli, ingredienti tossici e marketing fuorviante, l’analisi dell’EWG svela le verità nascoste nei solari più comuni.

 Creme solari sotto la lente: solo 1 su 5 davvero sicura, il resto è un rischio per la pelle

Con l’arrivo dell’estate e l’aumento delle attività all’aperto tra mare, piscina e campi estivi, è essenziale garantire una protezione solare adeguata, soprattutto per i bambini. Tuttavia, un’indagine della Environmental Working Group (EWG), organizzazione non-profit americana, evidenzia dati preoccupanti: circa il 80% dei solari presenti sul mercato statunitense non assicura una difesa efficace o contiene ingredienti problematici.

Su 2.204 prodotti esaminati, solo 498 rispettano gli standard rigorosi dell’EWG in termini di sicurezza ed efficacia UV. La nuova guida EWG, alla sua 19ª edizione, è oggi uno strumento fondamentale per orientarsi tra i prodotti più affidabili e trasparenti.

Molti solari contengono fragranze non specificate, presenti nel 36% dei prodotti, che possono includere allergeni o sostanze interferenti endocrini. In crescita anche l’utilizzo di potenziatori di SPF, che aumentano il valore dichiarato senza migliorare la protezione UVA/UVB. Uno dei più diffusi è il butyloctyl salicylate (BOS), che può alterare la percezione della reale efficacia e viene assorbito trasformandosi in acido salicilico.

Negli Stati Uniti, a differenza dell’Europa e dell’Asia, è ancora permessa la vendita di prodotti con SPF gonfiato, con scarsa copertura contro i danni causati dai raggi UVA.

Attenzione anche alle creme spray, che costituiscono il 26% dei solari analizzati: sono facili da applicare ma possono comportare rischi di inalazione e garantire una copertura non uniforme.

Non mancano però le buone notizie: circa 500 prodotti sono stati promossi dall’EWG. Tra questi, 63 solari appartenenti a 13 marchi hanno ottenuto la certificazione EWG Verified, riservata ai prodotti che rispettano i più alti standard di trasparenza, efficacia e sicurezza UVA/UVB.

Sempre più aziende scelgono filtri minerali come ossido di zinco e biossido di titanio, gli unici ritenuti sicuri ed efficaci dalla FDA. Oggi il 43% dei solari utilizza almeno uno di questi ingredienti, contro il 17% del 2007.

Si riduce anche la presenza dell’ossibenzone, ora solo nel 9% dei solari non minerali, e della vitamina A, presente in appena il 2% dei prodotti rispetto al 41% di qualche anno fa.

I bambini sono particolarmente esposti ai danni solari a causa di una pelle più sottile e meno pigmentata. Bastano poche scottature per raddoppiare il rischio di sviluppare tumori della pelle in età adulta. La American Academy of Dermatology raccomanda di non esporre i neonati sotto i 6 mesi e di evitare ingredienti tossici come ossibenzone, fragranze artificiali e conservanti irritanti.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.