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storia e tradizione

Perché i piemontesi sono “bogia nen”? La storia dietro il celebre soprannome

Le radici storiche di un motto di orgoglio e resistenza che vive ancora oggi

Perché i piemontesi sono “bogia nen”? La storia dietro il celebre soprannome

La rievocazione della Battaglia dell’Assietta (Fonte Piemonteis.org)

L’espressione “Bogia nen”, che in piemontese significa letteralmente “non ti muovere”, è uno dei soprannomi più emblematici attribuiti ai piemontesi. Spesso frainteso come sinonimo di immobilismo, in realtà rappresenta la caparbietà, la determinazione e la resistenza di un popolo che, nel corso della storia, ha dimostrato grande forza d’animo.

L’origine di “Bogia nen” risale alla battaglia dell’Assietta, combattuta il 19 luglio 1747 durante la Guerra di Successione Austriaca. In quell’occasione, 4.800 soldati austro-piemontesi si trovarono a fronteggiare un esercito francese di 40.000 uomini.

Nonostante l’ordine di ritirata, il comandante piemontese Paolo Federico Novarina, Conte di San Sebastiano, rifiutò di arretrare, pronunciando la frase: “Nojàutri bogioma nen” (Noi non ci muoviamo). La resistenza eroica dei soldati piemontesi portò alla vittoria contro i francesi, trasformando quella frase in un motto di orgoglio e determinazione.

Nel tempo, “Bogia nen” è diventato un termine che identifica il carattere dei piemontesi: pragmatici, risoluti e poco inclini ai cambiamenti improvvisi. Se da un lato può essere interpretato come prudenza, dall’altro è simbolo di fermezza e affidabilità.

Lo storico Cesare Abba, nel suo libro Da Quarto al Volturno, racconta che i soldati piemontesi venivano incoraggiati con l’ordine “Bogé nen, neh!”, ricordando loro l’eroismo degli avi. Oggi, “Bogia nen” è ancora usato per descrivere la tenacia piemontese, sia in ambito storico che nella vita quotidiana. È un’espressione che racchiude orgoglio e identità, ricordando la capacità di resistere alle difficoltà senza arretrare.

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