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Vacanze 2025
29 Maggio 2025 - 23:00
Manca meno di un mese al via ufficiale dell’estate, e se i costumi sono già in valigia e le mete da sogno fissate nei reel salvati su Instagram, il viaggio potrebbe rivelarsi il tallone d’Achille delle ferie 2025. Perché sì, l’aereo resta il mezzo più veloce e (spesso) economico per raggiungere spiagge lontane e capitali esotiche, ma quest’anno volare potrebbe significare imbarcarsi in una corsa a ostacoli. Di quelle snervanti.
Secondo le stime della Federal Aviation Administration, quella che ci aspetta sarà l’estate più affollata degli ultimi 15 anni nei cieli. Il picco? Fine luglio, ma già dal ponte del 2 giugno si inizierà a registrare un’ondata di partenze. Le compagnie dicono di essere pronte. Gli aeroporti, pure. Ma gli esperti del settore turistico restano cauti: carenze di personale, infrastrutture obsolete e guasti sempre più frequenti potrebbero trasformare la partenza in un’odissea tra code infinite, ritardi e voli cancellati all’ultimo minuto.
Il rischio concreto? Ritrovarsi a dormire in aeroporto con un voucher da 10 euro e un viaggio da ricostruire da capo. I segnali ci sono tutti: negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni di voli in ritardo, overbooking e scali infernali, soprattutto nei giorni di punta. Ecco perché volare, oggi, non è solo una questione di prezzo ma di strategia.
Chi non vuole rinunciare all’aereo, dovrà attrezzarsi. Come? Partire nei giorni infrasettimanali (lunedì o martedì sono i più “tranquilli”), scegliere voli diretti (gli scali sono il punto debole della catena) e monitorare le condizioni meteo della città di partenza, per evitare sorprese last minute. E in caso di cancellazione o ritardo? Meglio avere già pronto un piano B e qualche diritto da far valere.
Forse è arrivato il momento di riconsiderare il viaggio come parte dell’esperienza. Treni notturni, mete più vicine, itinerari su strada. Perché a volte la vera vacanza inizia proprio lasciando a terra lo stress del decollo.
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