l'editoriale
Cerca
Il caso
29 Maggio 2025 - 23:50
Il celebre slogan di Red Bull, “Red Bull ti mette le ali”, è costato al colosso austriaco della bevanda energetica una causa legale da 13 milioni di dollari. Un cittadino statunitense, prendendo letteralmente lo slogan, ha intentato una class action accusando l’azienda di pubblicità ingannevole, una denuncia che ha trovato accoglimento presso il tribunale, mettendo in discussione la veridicità delle promesse pubblicitarie del marchio.
Per evitare un processo più lungo e dannoso, Red Bull ha scelto di chiudere la vicenda con un accordo da circa 10 milioni di euro: tutti coloro che hanno acquistato una lattina della bevanda negli Stati Uniti tra gennaio 2002 e il 3 ottobre 2014 potranno richiedere un risarcimento. L’offerta prevede un rimborso in contanti di 10 dollari o in prodotti Red Bull per un valore di 15 dollari, con le spese di spedizione a carico dell’azienda.
Il caso ha attirato l’attenzione non solo per la cifra coinvolta, ma anche per il significato che assume in un settore dove la pubblicità gioca un ruolo centrale nel definire le aspettative dei consumatori. Il claim “ti mette le ali”, pur essendo chiaramente uno slogan, è stato ritenuto ingannevole da chi lo ha interpretato come una promessa concreta di effetti fisici straordinari.
Chi intende usufruire del rimborso deve affrettarsi: nonostante la produzione su vasta scala, i fondi destinati ai risarcimenti sono limitati e destinati a esaurirsi rapidamente. Quando tutte le richieste saranno state raccolte, sarà un tribunale a decidere sull’erogazione finale dei pagamenti, che comunque non potranno superare i 13 milioni di dollari totali.
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..