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La scoperta
30 Maggio 2025 - 14:50
Il corpo celeste (Fonte Vietnam.vn)
Un misterioso oggetto cosmico ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale grazie a una sequenza di segnali ripetuti provenienti dal cuore della Via Lattea. Battezzato ASKAP J1832-0911, il corpo celeste si trova a circa 15.000 anni luce dalla Terra e si distingue per un comportamento mai osservato prima: ogni 44 minuti, per due minuti consecutivi, emette simultaneamente onde radio e raggi X. Un fenomeno che mette in crisi le attuali classificazioni astronomiche.
Gli astronomi hanno inizialmente rilevato il segnale attraverso l’Australian Square Kilometer Array Pathfinder (ASKAP), un sistema di radiotelescopi situato nell’Australia Occidentale e gestito dall’agenzia scientifica nazionale CSIRO. La vera svolta, però, è arrivata grazie a una coincidenza fortuita: nello stesso momento, l’Osservatorio Chandra della NASA stava osservando la medesima area di cielo, registrando un’emissione di raggi X perfettamente sincronizzata con quella radio.
“La scoperta è stata come trovare un ago in un pagliaio”, ha dichiarato il dottor Ziteng “Andy” Wang, autore principale dello studio e ricercatore dell’ICRAR presso la Curtin University. “ASKAP J1832-0911 è diverso da qualsiasi cosa vista finora. Potrebbe trattarsi di una magnetar o di una nana bianca in un sistema binario, ma nessuna teoria attuale spiega completamente il suo comportamento”.
I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature e rappresentano un nuovo tassello in un puzzle che si fa sempre più complesso. Finora, gli oggetti più simili noti agli scienziati erano i cosiddetti transienti a lungo periodo (LPT), sorgenti radio che emettono segnali a intervalli regolari, ma senza accompagnamento di raggi X. Dei dieci LPT scoperti fino ad oggi, nessuno aveva mostrato emissioni X, rendendo ASKAP J1832-0911 un caso isolato e affascinante.
Uno dei primi LPT conosciuti, ad esempio, emette onde radio ogni 18 minuti per circa 30-60 secondi; un altro ogni 22 minuti per cinque minuti. ASKAP J1832-0911 non solo si distingue per la frequenza e la durata degli impulsi, ma soprattutto per la doppia emissione che infrange le regole note.
“Questa scoperta apre uno scenario completamente nuovo”, ha commentato la professoressa Nanda Rea dell’Istituto di Scienze Spaziali (ICE-CSIC) e dell’Istituto di Studi Spaziali della Catalogna (IEEC), coautrice dello studio. “Se c’è un oggetto che si comporta in questo modo, potrebbero essercene molti altri là fuori. E la loro natura, oggi, è ancora tutta da decifrare”.
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