Cerca

Psicologia

Genitori autoritari? Potrebbero rallentare lo sviluppo dell'empatia nei figli

Una ricerca in Nuova Zelanda collega le convinzioni gerarchiche dei genitori a minori capacità dei bambini di capire gli altri

Genitori autoritari? Potrebbero rallentare lo sviluppo dell'empatia nei figli

Immagine di repertorio

Un nuovo studio neozelandese solleva un interrogativo sorprendente: l’atteggiamento autoritario dei genitori può ostacolare lo sviluppo dell’empatia nei figli? I ricercatori della University of Otago, in Nuova Zelanda, suggeriscono di . Secondo i dati, le convinzioni dei genitori in favore dell’obbedienza cieca e della superiorità sociale influenzerebbero negativamente una competenza fondamentale nei bambini: la "theory of mind", ovvero la capacità di comprendere pensieri ed emozioni altrui.

Lo studio ha coinvolto 79 coppie madre-figlio, tutte di etnia europea e lingua inglese. I bambini, di età compresa tra i 2 e i 6 anni, sono stati sottoposti a test per valutare il linguaggio e la comprensione degli stati mentali altrui, come desideri e false credenze. Contemporaneamente, le madri sono state invitate a descrivere immagini di bambini europei o cinesi ai propri figli, simulando la lettura di un libro illustrato. Le loro parole sono state analizzate per rilevare quanto spesso usassero termini legati a pensieri ed emozioni: “pensa”, “vuole”, “prova”, “spera”.

Il risultato? Le madri con punteggi elevati in autoritarismo o orientamento alla dominanza sociale utilizzavano meno parole legate alla mente quando parlavano di bambini cinesi, percepiti come "fuori gruppo". Ma non è tutto: i figli di queste madri, indipendentemente dalle immagini descritte, avevano risultati peggiori nei test sulla theory of mind.

La scoperta suggerisce un meccanismo profondo: i genitori che vedono il mondo attraverso rigide gerarchie sociali potrebbero, anche involontariamente, ridurre le occasioni in cui parlano ai figli di pensieri, emozioni e desideri altrui, elementi chiave per sviluppare empatia e comprensione sociale. Secondo il professor Ted Ruffman, uno degli autori dello studio, queste differenze potrebbero influenzare il modo in cui i bambini si relazionano agli altri fin dai primi anni di vita, con effetti che si estendono nel tempo.

Lo studio è ancora preliminare: la ricerca è stata condotta su un campione limitato e omogeneo, e la sua natura osservazionale non permette di stabilire un rapporto di causa-effetto. Tuttavia, apre una pista affascinante per capire come le ideologie familiari possano modellare (più di quanto si pensasse) la mente sociale dei bambini.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.