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Sos Matcha: il Giappone lotta per soddisfare la domanda internazionale senza alterare la qualità

Regioni tradizionalmente note per la produzione di come Uji a Kyoto e Nishio ad Aichi, stanno facendo fatica a mantenere il passo

Sos Matcha: il Giappone lotta per soddisfare la domanda internazionale senza alterare la qualità

Il Giappone, patria del tè matcha, sta affrontando una crisi legata alla crescente domanda globale, che non riesce più a soddisfare. Con un aumento delle richieste provenienti da Stati Uniti, Europa e Cina, il paese sta vivendo una carenza di matcha, come confermato dalle cooperative agricole e dai produttori di tè giapponesi. Regioni tradizionalmente note per la produzione di matcha premium, come Uji a Kyoto e Nishio ad Aichi, stanno facendo fatica a mantenere il passo con le esigenze di esportazione, visto che il processo produttivo richiede tempo e una grande quantità di manodopera.

Le esportazioni di matcha giapponese sono più che raddoppiate negli ultimi dieci anni, ma la fornitura di foglie di tè coltivate all'ombra e raccolte a mano, che è alla base della qualità del prodotto, non riesce a tenere il ritmo con la crescente domanda internazionale. Nonostante l'incredibile popolarità del matcha nel mercato globale, il Giappone sta affrontando una sfida significativa per mantenere la qualità che lo ha reso famoso nel mondo. La produzione di matcha richiede condizioni specifiche, tra cui un clima particolare e una coltivazione che dipende da metodi tradizionali che non sono facili da scalare rapidamente. I produttori avvertono che la pressione costante sul settore potrebbe compromettere la qualità del tè e la sua sostenibilità a lungo termine, rischiando di alterare una tradizione che è da secoli simbolo di eccellenza.

In questo scenario, il futuro della produzione di matcha in Giappone dipenderà dalla capacità di trovare un equilibrio tra la domanda globale e la preservazione dei metodi che hanno reso il tè giapponese così unico.

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