Un misterioso gigante gassoso, chiamato TOI-6894b, è stato scoperto a 238 anni luce dalla Terra, orbitando attorno a una stella incredibilmente piccola, la nana rossa TOI-6894. Ciò che rende questa scoperta particolarmente sorprendente è che TOI-6894b si trova esattamente dove non dovrebbe esistere, sfidando le teorie scientifiche sulla formazione dei pianeti giganti. La sua stella ospite ha infatti solo il 20% della massa del nostro Sole, una caratteristica che, secondo le attuali conoscenze, non renderebbe possibile la formazione di un pianeta così massiccio.
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TOI-6894b è un pianeta gigante con un diametro appena superiore a quello di Saturno, ma con una massa pari a circa la metà di quella del gigante con gli anelli. Questa discrepanza ha scosso gli esperti, poiché i modelli di formazione planetaria attuali suggeriscono che le stelle con una massa inferiore al 30% di quella del Sole non dovrebbero essere in grado di formare pianeti giganti. Secondo il dottor Edward Bryant, dell'Università di Warwick, che ha guidato il team di astronomi che ha scoperto TOI-6894b, «Non ci aspettavamo che pianeti come TOI-6894b potessero formarsi attorno a stelle di massa così piccola».
La scoperta di TOI-6894b ha spinto gli scienziati a rivedere le teorie sulla formazione dei pianeti giganti. Tradizionalmente, si pensava che le stelle con masse così piccole non avessero abbastanza materia nel loro disco protoplanetario per formare pianeti di tali dimensioni. Tuttavia, TOI-6894b sfida questa logica, sollevando ipotesi alternative sulla sua origine.
Una possibile spiegazione è che il pianeta si sia formato tramite un processo intermedio di accrescimento del nucleo, in cui un protopianeta raccoglie gas senza sviluppare un nucleo abbastanza massiccio da impedire l'accumulo incontrollato di gas. Un’altra teoria suggerisce che TOI-6894b possa essere stato creato da un disco gravitazionalmente instabile, che si frammenta e collassa, dando origine a un pianeta. Ma nessuna di queste ipotesi riesce a spiegare completamente la formazione di TOI-6894b.
Sebbene le ipotesi siano diverse, il mistero sulla formazione di TOI-6894b resta irrisolto. Per svelare la verità, gli astronomi hanno bisogno di ulteriori osservazioni dettagliate, come analisi atmosferiche e studi della distribuzione del materiale all’interno del pianeta. Questi dati potrebbero rivelare se il pianeta si è formato per accrescimento del nucleo o tramite un disco instabile.
Secondo gli esperti, l’atmosfera di TOI-6894b potrebbe essere dominata dalla chimica del metano, ma solo le future analisi, anche con l'ausilio del telescopio spaziale James Webb (JWST), permetteranno di confermare quale delle ipotesi sia corretta. Le nuove osservazioni potrebbero arrivare entro i prossimi 12 mesi, portando finalmente chiarezza su uno dei misteri più affascinanti della Via Lattea.