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Tecnologia
06 Giugno 2025 - 15:35
Apple rilancia la sua sfida nell’arena dell’intelligenza artificiale. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’azienda di Cupertino sta spingendo sull’acceleratore per dotare Siri di un sistema linguistico avanzato capace di competere, e superare, gli assistenti vocali rivali. Al centro dell’operazione, anche il misterioso laboratorio di ricerca di Zurigo, nodo cruciale della nuova infrastruttura AI che promette di cambiare le regole del gioco.
Il debutto di Apple Intelligence non ha convinto il grande pubblico. Le reazioni tiepide degli utenti hanno costretto l’azienda a rivedere le proprie mosse, scegliendo di puntare su una piattaforma completamente proprietaria. L’obiettivo: costruire un Siri più intelligente, reattivo e, soprattutto, indipendente. Attualmente l’assistente vocale sfrutta ChatGPT per le interazioni più complesse, ma Apple vuole tagliare il cordone ombelicale e tornare a volare con le proprie ali.
Nel lungo periodo, l’ambizione è chiara: un Siri costruito da zero, interamente in casa, che possa fronteggiare giganti come Google Assistant e Alexa. Una mossa strategica che segnerebbe la fine della dipendenza da tecnologie esterne come quella di OpenAI, con evidenti benefici in termini di privacy, integrazione e controllo sui dati.
Dietro le quinte, però, la tensione è palpabile. Rumors insistenti parlano di un possibile rimpasto ai vertici: John Giannandrea, responsabile della divisione AI e Machine Learning, sarebbe stato già spostato su nuovi incarichi. Alcune fonti ipotizzano addirittura un suo ritiro imminente, lasciando un vuoto di leadership che potrebbe minare la stabilità del team.
Intanto, l’Europa si prepara a far tremare l’ecosistema Apple con il Digital Markets Act. Tra le misure più impattanti, l’obbligo di offrire agli utenti la libertà di scegliere l’assistente vocale preferito. Una svolta che costringerà Apple ad aprire le porte a concorrenti diretti, ponendo fine al monopolio di Siri sui dispositivi della mela.
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