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Tecnologia e benessere
10 Giugno 2025 - 14:50
Un’interruzione di appena 72 ore dall’uso dello smartphone può provocare cambiamenti significativi nell’attività cerebrale, in particolare nelle aree legate alla ricompensa e al controllo degli impulsi. È quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Computers in Human Behavior e condotta dall’Università di Heidelberg.
Gli smartphone sono ormai parte integrante della vita quotidiana di milioni di persone, ma l’uso costante di questi dispositivi ha acceso il dibattito sulle possibili ripercussioni a livello neurologico e psicologico.
Il team di ricercatori ha coinvolto 25 giovani adulti, utenti abituali di smartphone, che hanno accettato di ridurre drasticamente il loro utilizzo per tre giorni consecutivi. Prima e dopo questo periodo di astinenza, i partecipanti sono stati sottoposti a scansioni cerebrali con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) durante le quali venivano mostrati diversi tipi di immagini: oggetti neutri, smartphone spenti e smartphone accesi.
L’obiettivo era valutare come la riduzione nell’uso del telefono influenzasse l’attività di specifiche aree cerebrali quando i soggetti venivano esposti a stimoli legati allo smartphone.
Dai dati raccolti è risultato che, dopo il periodo di astinenza, alcune aree cerebrali coinvolte nel sistema di ricompensa, come la corteccia cingolata anteriore e il nucleo accumbens, mostravano un aumento dell’attività in risposta alle immagini di smartphone. Queste zone sono note per essere implicate nelle sensazioni di desiderio e nella gestione degli impulsi, meccanismi simili a quelli osservati nelle dipendenze.
Inoltre, aree cerebrali associate all’attenzione e al controllo visivo registravano invece una diminuzione dell’attività di fronte alle immagini di smartphone accesi, suggerendo che tali stimoli risultassero meno attraenti o coinvolgenti dopo la pausa.
Curiosamente, nonostante queste variazioni cerebrali, i partecipanti non hanno riportato cambiamenti significativi nei livelli di craving o nel loro stato d’animo.
Secondo Robert Christian Wolf, coautore dello studio, “anche una breve pausa dall’uso dello smartphone può modificare l’attività delle aree cerebrali coinvolte nelle ricompense e nel controllo degli impulsi”. Il ricercatore sottolinea come questi risultati aprano nuovi interrogativi sull’impatto dell’uso eccessivo degli smartphone sulla nostra mente.
Tuttavia, precisa Wolf, “i cambiamenti osservati sono a livello cerebrale e non si traducono immediatamente in modifiche comportamentali. Saranno necessari studi a lungo termine per capire se queste alterazioni possano influenzare realmente il comportamento quotidiano”.
Gli autori ribadiscono che lo studio non vuole demonizzare gli smartphone, bensì stimolare una riflessione sull’importanza di un uso consapevole della tecnologia. In un’epoca in cui i dispositivi digitali sono onnipresenti, mantenere un equilibrio può fare la differenza per la salute mentale e il benessere generale.
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