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Zerocalcare torna su Netflix: la nuova serie è in arrivo, tra misteri e coscienza sociale

Mastandrea confermato come voce dell’Armadillo. Nessuna anticipazione sulla trama, ma si preannuncia un racconto ancora più maturo

Zerocalcare torna su Netflix: la nuova serie è in arrivo, tra misteri e coscienza sociale

Personaggio di Zerocalcare

Il sodalizio tra Zerocalcare e Netflix si arricchisce di un nuovo episodio. È ufficiale: nel 2026 arriverà sulla piattaforma una terza serie animata firmata dal fumettista romano, che tornerà a collaborare con Valerio Mastandrea, storica voce dell’Armadillo, la coscienza interiore del protagonista. La conferma, più che da un comunicato, è arrivata attraverso una gag in cui Mastandrea si lascia sfuggire l’indiscrezione, senza però rivelare nulla sulla trama.

Nessun dettaglio è stato diffuso riguardo al titolo, al tipo di racconto o ai personaggi coinvolti. Resta il mistero su quali figure già note torneranno e quali volti inediti entreranno in scena. Non è chiaro neppure se la nuova serie si baserà su uno dei volumi pubblicati o se sarà una sceneggiatura del tutto originale.

Le due precedenti serie animate, Strappare lungo i bordi e Questo mondo non mi renderà cattivo, hanno segnato un’evoluzione narrativa: dalla riflessione personale su lutto e crescita emotiva, alla critica sociale e politica del presente. Il nuovo lavoro potrebbe rappresentare una sintesi delle due anime, mantenendo il focus sul personaggio di Zero, ma allargando lo sguardo al contesto urbano e umano che lo circonda.

Tra le possibili ispirazioni, spiccano alcuni spunti emersi in interviste passate. Zerocalcare ha raccontato di riflettere sempre più sulle connessioni invisibili tra violenza e disuguaglianza nei quartieri romani, e su come la cronaca nera lambisca vite ordinarie, smentendo il racconto stereotipato delle periferie. A questo si aggiungono pensieri sul tempo che passa, sull’approccio all’età adulta e sulle responsabilità che avanzano senza preavviso, come nel volume Quando muori resta a me, pubblicato dopo i quarant’anni dell’autore.

La nuova serie potrebbe anche contenere un riferimento al G8 di Genova, di cui nel 2026 ricorrerà il venticinquesimo anniversario. Un evento che rappresenta un punto di frattura generazionale e che, secondo il fumettista, ha lasciato ferite ancora aperte nel corpo collettivo. Un’occasione per unire memoria storica e riflessione politica, mantenendo il linguaggio pop e diretto che da sempre caratterizza l’autore.

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