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Allarme microplastiche dalle dentiere: uno studio fa tremare le cliniche

Uno studio rivela che i dispositivi dentali comuni rilasciano microplastiche, soprattutto durante le procedure cliniche

Allarme microplastiche dalle dentiere: uno studio fa tremare le cliniche

Una dentiera, foto di repertorio

Una recente ricerca scientifica ha lanciato un appello urgente: le dentiere rilasciano microplastiche durante l’uso quotidiano e, in modo ancora più significativo, nel corso delle procedure dentistiche. I risultati dello studio, pubblicati a maggio, mostrano che questi dispositivi in resina acrilica si degradano rilasciando frammenti invisibili che finiscono direttamente nel corpo umano.

Utilizzando saliva artificiale per simulare l’ambiente orale, i ricercatori hanno rilevato basse quantità di microplastiche durante la normale masticazione e pulizia, ma una quantità molto più elevata durante trattamenti odontoiatrici simulati. Le microplastiche, ingerite o inalate, sono legate a disturbi come nausea, dolore addominale, infiammazioni e stress ossidativo.

“La scoperta sottolinea l’urgenza di aggiornare le pratiche cliniche e migliorare la gestione dei rifiuti per fronteggiare questi rischi emergenti per la salute”, scrivono gli autori dello studio.

In assenza di limiti ufficiali all’esposizione, cresce la preoccupazione per l’impatto di questi frammenti sulla salute umana. Intanto, la California ha già approvato una legge pionieristica per ridurre l’esposizione ambientale e biologica alle microplastiche. Ma anche i pazienti possono agire, preferendo soluzioni dentali più sostenibili.

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