l'editoriale
Cerca
Salute
12 Giugno 2025 - 18:50
La celiachia, la malattia autoimmune scatenata dal glutine, potrà ora essere diagnosticata senza la necessità di reintrodurre il complesso proteico di grano, orzo e segale nella dieta. Un nuovo test del sangue, sviluppato in Australia, è in grado di rilevare la condizione anche durante una dieta senza glutine, evitando così i fastidiosi sintomi legati al consumo di glutine.
Questa novità rappresenta una vera e propria svolta per chi sospetta di essere celiaco, poiché, grazie a questo nuovo esame, non sarà più necessario mangiare glutine regolarmente per ottenere una diagnosi accurata. “I tradizionali metodi di diagnosi della celiachia, che includono esami del sangue e biopsie intestinali, richiedono il consumo regolare di glutine per essere affidabili – hanno ricordato gli sviluppatori del nuovo test diagnostico – . Di conseguenza, in tanti non cercano una conferma della malattia perché non vogliono assumere glutine e stare male”.
Il nuovo test, che arriva dall'Australia, semplifica, accelera e rende molto più sicura la diagnosi della celiachia. Attraverso un semplice esame del sangue, è possibile identificare la malattia senza dover assumere glutine. Il test si basa sulla rilevazione di interleuchina-2 (IL-2), un marcatore immunitario scoperto nel 2019 dai ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute (WEHI) di Parkville, in collaborazione con il dottor Robert Anderson, attualmente alla Novoviah Pharmaceuticals di Brisbane.
Questo marcatore immunitario aumenta nei pazienti con celiachia dopo l'assunzione di glutine. Tuttavia, i ricercatori sono riusciti a rilevarlo anche senza il consumo diretto di glutine, attraverso un test di provocazione in provetta.
Il test è stato testato su 181 persone, di cui 75 con celiachia e dieta senza glutine, 13 con celiachia attiva, 32 con sensibilità al glutine non celiaca e 61 soggetti sani di controllo. Grazie alla provocazione in provetta con glutine, il test ha mostrato una sensibilità del 90% e una specificità del 97%, anche per chi segue una dieta rigorosamente priva di glutine.
“Il test è un nuovo strumento promettente a supporto della diagnosi, soprattutto per le persone che non possono accertare la celiachia con i test attualmente disponibili – ha affermato la dottoressa Olivia Moscatelli, ricercatrice del WEHI e prima autrice dello studio – . Abbiamo anche scoperto che l’intensità del segnale dell’interleuchina-2 è correlata alla gravità dei sintomi della celiachia, consentendoci di prevedere la gravità della reazione al glutine senza che sia necessario consumarlo”.
Il team del WEHI sta ora collaborando con Novoviah Pharmaceuticals per confermare l’accuratezza del test. L’obiettivo è renderlo disponibile per l’uso clinico entro i prossimi due anni, portando così una vera e propria rivoluzione nella diagnosi della celiachia, soprattutto per coloro che non possono testare la malattia con i metodi tradizionali.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Amministratore unico e responsabile trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..