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Salute

Gambe insonni: il disturbo che rovina il sonno e come combatterlo

Mix di dolore, formicolio, irrequietezza e un bisogno incontrollabile di muoverle

Gambe insonni: il disturbo che rovina il sonno e come combatterlo

Può capitare di mettersi a letto, esausti, e trovarsi incapaci di addormentarsi. Le gambe sembrano avere una vita propria: un mix di dolore, formicolio, irrequietezza e un bisogno incontrollabile di muoverle. Quando questa sensazione si ripete frequentemente, potrebbe nascondere un disturbo più serio: la sindrome delle gambe senza riposo.

Sebbene non se ne parli tanto, questa condizione è tutt’altro che rara. Secondo un recente studio, tra il 4% e il 29% degli adulti nei Paesi industrializzati occidentali ne sono colpiti. Nei casi più gravi, i sintomi giornalieri possono compromettere la qualità del sonno, causando insonnia e influenzando negativamente il benessere psicofisico.

Secondo la Fondazione Humanitas, la sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo neurologico che provoca una sensazione di irrequietezza nelle gambe, con l’impulso incontrollabile di muoverle. Talvolta, il fastidio può estendersi anche alle braccia. Conosciuta anche come RLS (Restless Legs Syndrome) o sindrome di Wittmaack-Ekbom, questa patologia può essere primaria (senza causa conosciuta) o secondaria, quando è legata ad altre condizioni come insufficienza renale, diabete di tipo 2 o neuropatie periferiche.

La causa di questo disturbo non è sempre chiara, ma la componente genetica gioca un ruolo determinante. Aggiungendo a questo il rischio di carenza di ferro, come spiega il dottor John Winkelman, capo del programma di ricerca sui disturbi del sonno presso il Massachusetts General Hospital, il fastidio si manifesta principalmente quando la persona si distende a letto o si riposa, per poi diminuire con il movimento. I sintomi vanno dal formicolio a un dolore intenso.

Le persone con livelli di ferro bassi, come le donne durante le mestruazioni o in gravidanza, chi soffre di anemia, o coloro che seguono un’alimentazione vegetariana o vegana, potrebbero essere maggiormente a rischio.

L'Istituto Superiore di Sanità stima che almeno 1 persona su 10 soffra della sindrome delle gambe senza riposo a un certo punto della propria vita. La condizione colpisce maggiormente le persone di mezza età, ma può manifestarsi in tutte le età, anche nei bambini. Le donne hanno una probabilità doppia rispetto agli uomini di sviluppare questa sindrome.

Nei casi lievi o occasionali, non è necessario un trattamento farmacologico, ma è possibile adottare buone pratiche, come mantenere una routine del sonno regolare, ridurre la caffeina, smettere di fumare e praticare esercizio fisico.

Nei casi più gravi, il trattamento potrebbe includere farmaci che regolano i livelli di dopamina e ferro nel corpo. La neurologa Lara Fratticci della Fondazione Humanitas spiega che la sindrome è aggravata da una riduzione fisiologica dei livelli di dopamina che avviene la sera, fenomeno che risulta più pronunciato in chi soffre di questa condizione. Quando la sindrome è associata a una carenza di ferro, gli integratori possono risolvere il problema alla radice.

La sindrome delle gambe senza riposo non è solo un fastidio notturno: è un disturbo che può compromettere gravemente la qualità della vita, ma con diagnosi tempestiva e trattamento adeguato, è possibile gestirlo e migliorare il benessere quotidiano.

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