Cerca

Il caso

“Dovevo essere su quell’aereo”: le storie di chi è scampato per caso alla strage in India

Tra intuizioni, ritardi e un check-in negato: così sette passeggeri hanno evitato la morte

“Dovevo essere su quell’aereo”: le storie di chi è scampato per caso alla strage in India

Immagine di repertorio

Sette storie, un destino tragico evitato per un soffio. Il volo Air India precipitato ad Ahmedabad il 12 giugno ha causato 279 vittime, ma per sette persone la tragedia è stata solo sfiorata. Tra ritardi, preoccupazioni familiari e semplici intuizioni, ognuno di loro è rimasto a terra per motivi diversi, trovandosi miracolosamente in salvo.

Yaman Vyas, tornato a casa dopo due anni a Londra, ha cancellato il volo su richiesta della madre in lacrime, che non sopportava l’idea di separarsi di nuovo. Jaimin e Priya Patel sono stati respinti al check-in per un problema con i documenti. “Non ci hanno fatto salire, ora li ringrazio”, ha detto Jaimin.

Savji Timbadia ha rimandato il viaggio per un presentimento inspiegabile. Bhoomi Chauhan ha perso l’imbarco a causa del traffico. Jayesh Thakkar non è riuscito a rientrare in tempo da Calcutta per un impegno di lavoro.

Infine Ravji Patel ha rinunciato a volare con il genero Arjun Patoliya, impegnato in un lutto familiare. Quest’ultimo è purtroppo morto nell’incidente.

Sette vite salvate da coincidenze casuali, che ringrazieranno per sempre.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.