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Labubu conquista anche la gioielleria: Pop Mart trasforma i suoi mostriciattoli in accessori da collezione

Dalla mania per i toy figures al debutto nel mondo dei bijoux, la creatura di Pop Mart detta le nuove regole dello stile pop-luxury

Labubu conquista anche la gioielleria: Pop Mart trasforma i suoi mostriciattoli in accessori da collezione

C’erano una volta i giocattoli da collezione. Ora, ci sono i Labubu: piccoli, irriverenti, orecchie a punta e denti affilati, alti una ventina di centimetri e già diventati oggetti del desiderio per milioni di appassionati in tutto il mondo. Ma oggi il fenomeno firmato Pop Mart, la celebre casa cinese del “gioco da esposizione”, fa il grande salto: e lo fa con il debutto nell’universo dei gioielli.

Sì, perché lo stile non ha età, e soprattutto non ha confini. E se il playful può diventare luxury, allora Shanghai è il posto giusto da cui cominciare. È qui che Pop Mart ha appena aperto la sua prima boutique interamente dedicata alla gioielleria. Un concept store dove il Labubu non è più solo un personaggio, ma diventa ciondolo, anello o collana, da portare addosso con l’aria un po’ ironica e molto fashion di chi sa che la moda può anche essere (e deve essere) un gioco.

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I prezzi? Si parte da circa 42 euro per i pezzi basic – un anello in argento, un charm minimal – e si arriva fino a 324 euro per le collane più elaborate, decorate con versioni metalliche e dettagliate dei celebri pupazzi. Il prezzo medio della collezione si aggira intorno ai 120 euro: accessibile, ma con stile.

E mentre l’opening di Shanghai punta a testare il terreno tra i consumatori locali, l’universo Pop Mart non conosce battute d’arresto. Anzi. A inizio 2025, il titolo ha registrato un’impennata del 200% alla Borsa di Hong Kong, superando in valore di mercato giganti come Mattel (la casa di Barbie) e Sanrio (la mamma di Hello Kitty). Tradotto: il mondo sta guardando.

E non è tutto: una recente asta a Pechino ha venduto un Labubu a grandezza naturale per oltre un milione di yuan, fissando il confine definitivo tra giocattolo e arte da collezione. Un passaggio simbolico e stilistico che segna una nuova era, in cui il confine tra infanzia, moda e investimento si fa sempre più sottile.

In sintesi? Il nuovo must-have non è solo da mettere in bacheca, ma da indossare. E il futuro della moda, almeno per Pop Mart, ha le orecchie a punta.

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