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Zanzara tigre, a Trento scatta l’ordinanza anti-larve: un modello da seguire anche a Torino

Dal divieto di ristagni d’acqua ai kit antilarvali gratuiti: il Comune di Trento lancia un piano contro la zanzara tigre, un esempio virtuoso da adottare anche a Torino

Zanzara tigre, a Trento scatta l’ordinanza anti-larve: un modello da seguire anche a Torino

A Trento è entrata in vigore dal 17 giugno e sarà valida fino al 31 ottobre un’ordinanza comunale firmata dal sindaco Franco Ianeselli per contrastare la diffusione della zanzara tigre. Un provvedimento articolato, che coinvolge cittadini e imprese, e che potrebbe rappresentare un ottimo esempio anche per Torino e provincia, dove ogni estate si ripresenta puntuale il problema delle zanzare, aggravato dai cambiamenti climatici e dall’urbanizzazione.

L’ordinanza trentina impone una serie di accorgimenti per eliminare i ristagni d’acqua in aree private, vera e propria culla per la proliferazione delle larve: svuotare sottovasi, secchi, contenitori, piscine dismesse; coprire con reti i recipienti esposti alla pioggia; evitare ristagni nei cimiteri e negli orti. In caso di inadempienza sono previste sanzioni tra gli 89 e i 539 euro.

L’iniziativa rientra nel piano di prevenzione nazionale e provinciale contro le malattie trasmesse da insetti vettori, in particolare zanzara tigre e zanzara comune. Le azioni previste si muovono su più fronti: monitoraggio, distribuzione di prodotti larvicidi, interventi mirati nelle aree pubbliche, sensibilizzazione dei cittadini ed educazione ambientale.

Dal mese di maggio, in collaborazione con il Muse (Museo delle Scienze di Trento), sono state posizionate 47 ovitrappole per monitorare la presenza della zanzara tigre. Inoltre, in 46 scuole dell’infanzia e asili nido, prosegue l’uso delle trappole ecologiche (Bg-GAT), che catturano le zanzare adulte in cerca di luoghi dove deporre le uova. Queste trappole, economiche e senza l’uso di insetticidi, rappresentano una soluzione ecologica e facilmente replicabile anche in contesti scolastici e pubblici torinesi.

Dal 17 giugno, i cittadini trentini possono ritirare gratuitamente kit antilarvali presso l’Ufficio relazioni con il pubblico e nelle circoscrizioni cittadine, dove saranno presenti esperti per fornire consigli pratici. I prodotti sono anche acquistabili nelle farmacie comunali e aderenti a Federfarma. Questi trattamenti impediscono la schiusa delle uova e contrastano la diffusione delle zanzare anche in piccole raccolte d’acqua.

Parallelamente, sono in corso trattamenti larvicidi nelle aree pubbliche. L’azienda Novareti interviene con prodotti microbiologici nei tombini e nelle caditoie, mentre il servizio comunale Gestione strade e parchi si occupa delle aree verdi, dei giardini scolastici e dei parchi pubblici.

È attiva anche la app Mosquito Alert Italia, che consente ai cittadini di segnalare la presenza delle zanzare, contribuendo alla mappatura delle specie invasive. Sono previste infine serate informative nelle circoscrizioni, per sensibilizzare la popolazione sulle buone pratiche da seguire anche negli spazi privati.

Un’iniziativa concreta, ben strutturata e sostenibile, che potrebbe essere presa a modello anche da Torino, dove l’adozione di un’ordinanza simile rafforzerebbe l’impegno della città nella lotta contro la proliferazione della zanzara tigre, ormai sempre più diffusa anche nel nostro territorio.

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