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Meditazione per genitori: la cura parte dalla mente

Petit BamBou lancia due nuovi percorsi per la gravidanza consapevole e la genitorialità mindful. Un aiuto concreto per affrontare stress, burnout e sfide emotive del diventare (e restare) genitori

Meditazione per genitori: la cura parte dalla mente

Essere genitori è un atto d’amore, ma anche un lavoro a tempo pieno che richiede energie, presenza mentale e resilienza. Un compito nobile e complesso che, per molti, si traduce in un carico mentale elevatissimo. In un contesto in cui l’idea di "genitore perfetto" domina ancora l'immaginario collettivo, è sempre più diffuso il rischio di burnout, una condizione spesso sottovalutata.
Secondo un sondaggio statunitense del 2024, il 66% dei genitori si sente isolato nel proprio ruolo e il 62% dichiara di sentirsi esausto. In Italia, solo il 32% dichiara di avere la situazione sotto controllo, mentre il 44% individua nei capricci e nelle crisi di rabbia dei figli la difficoltà più grande da affrontare.

In risposta a questo scenario, l’app di meditazione Petit BamBou (una delle app più conosciute in Europa per la meditazione guidata) lancia due nuovi programmi pensati per accompagnare genitori e future mamme attraverso le sfide della genitorialità e della gravidanza. Il primo, Mindful Parenting, è un percorso in dieci sessioni guidato dalla psicoterapeuta e istruttrice di mindfulness Nicoletta Cinotti, che aiuta i genitori a uscire dagli automatismi reattivi e ad affrontare con più consapevolezza le situazioni difficili.
Cuore del percorso è anche il concetto di reparenting: l’arte di prendersi cura di sé con la stessa dolcezza con cui si accudisce un figlio.

Il secondo programma, Gravidanza Consapevole, è dedicato alle future mamme e curato dalla coach e formatrice Beatrice Mazza, esperta in embodiment femminile, yoga e mindfulness. Il percorso affronta temi cruciali come la connessione con il grembo, la fiducia nella propria forza interiore, la gestione della paura e la preparazione al parto, accompagnando le meditazioni con indicazioni pratiche su respirazione, postura e movimento consapevole.

Le applicazioni per la mindfulness, però, non vanno intese come panacea. Come ricorda uno studio pubblicato sulla rivista Nature, la maggior parte delle app presenti sul mercato non ha ancora una validazione scientifica, fatica a mantenere l’interesse degli utenti nel lungo periodo e può presentare rischi legati all’utilizzo poco trasparente di intelligenza artificiale, algoritmi e chatbot. Come gli integratori è uno strumento complementare, utile per chi non ha accesso a percorsi in presenza o ha bisogno di una risorsa quotidiana per ritrovare equilibrio e respiro.

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