l'editoriale
Cerca
ESAME DI MATURITà
18 Giugno 2025 - 17:20
Abbiamo chiesto a ChatGpt , come avrebbe svolto le tracce della Maturità 2025 della prima prova d'italiano della tipologia B – ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO, Proposta B2.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del testo nei suoi snodi tematici essenziali
Il testo proposto riflette sull’importanza del rispetto, parola scelta dall’Istituto Treccani come “parola dell’anno” 2024. L’autore, Riccardo Maccioni, evidenzia come il rispetto sia fondamentale per costruire relazioni sane e una società più giusta. A differenza dell’aggressività verbale e dell’indifferenza, il rispetto crea ponti, cementa legami e aiuta a comprendere gli altri. Il testo mette in evidenza il significato originario della parola, che richiama il “guardare di nuovo”, ossia il prendersi il tempo di considerare l’altro prima di giudicarlo. Maccioni conclude sottolineando che solo attraverso il rispetto si può costruire una comunità armoniosa e inclusiva.
2. Con quali argomenti l'autore sostiene l'importanza del "rispetto"?
Maccioni elenca diversi atteggiamenti che negano il rispetto e compromettono le relazioni umane, rendendole fragili o addirittura distruttive. L’indifferenza, ad esempio, viene indicata come uno dei comportamenti più dannosi, talvolta persino più dell’odio, poiché trasmette un totale disinteresse per l’esistenza dell’altro. A questa si aggiungono la noncuranza e la sufficienza, che mostrano un atteggiamento di distacco e mancanza di empatia, facendo sentire chi le subisce invisibile o sminuito. Infine, l’insolenza, il disprezzo e lo spregio rappresentano forme più dirette e violente di negazione del rispetto, espressioni verbali o comportamentali che feriscono profondamente e minano le basi della convivenza civile.
4. Individua quali sono, a parere di Maccioni, gli atteggiamenti concreti per opporsi alla mancanza di rispetto
Titolo: “Il rispetto: una scelta quotidiana per una società migliore”
In un mondo sempre più frenetico e spesso dominato da egoismi, la parola “rispetto” suona come un invito urgente a ritrovare l’umanità nei rapporti. Il testo di Maccioni mi ha fatto riflettere su quanto oggi sia diventato difficile, ma anche necessario, dare valore a ciò che sembra scontato: la dignità dell’altro.
Viviamo in una società dove i social media, pur avendo tanti aspetti positivi, hanno contribuito a una comunicazione spesso aggressiva e superficiale. Si giudica con un clic, si offende dietro uno schermo, si dimentica che dall’altra parte c’è una persona vera, con emozioni e problemi. Il rispetto, invece, ci chiede di rallentare, di metterci nei panni dell’altro, di non reagire d’istinto ma di cercare di capire.
Nella mia esperienza personale, ho capito cosa significhi il rispetto soprattutto a scuola. Quando qualcuno è preso in giro per come si veste o parla, chi rispetta non ride, ma magari tende una mano. Mi è capitato di assistere a episodi del genere, e non è sempre facile opporsi, ma farlo fa la differenza. Anche il silenzio, a volte, può diventare una forma di complicità con la mancanza di rispetto.
Il rispetto è anche attenzione per l’ambiente, per gli animali, per chi la pensa diversamente. È educazione, ma anche empatia. Non vuol dire essere sempre d’accordo con tutti, ma trattare ogni persona con la stessa dignità con cui vorremmo essere trattati noi. In questo senso, credo che il rispetto sia una base per ogni altra forma di valore: senza rispetto non può esserci vera giustizia, vera libertà o vera amicizia.
In conclusione, condivido pienamente la scelta di Treccani: “rispetto” è davvero una parola fondamentale oggi. Non è solo un concetto astratto, ma una pratica quotidiana che può cambiare i rapporti, migliorare la convivenza, creare un mondo più giusto. Sta a noi, ogni giorno, scegliere di esercitarlo.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..