l'editoriale
Cerca
Riti d'estate
20 Giugno 2025 - 21:00
Fuoco, rugiada e qualche lumaca: la notte in cui tutto può succedere è arrivata.
Il 21 giugno alle 4:42 scatterà ufficialmente il solstizio d’estate, il momento in cui il sole raggiunge il punto più alto sull’orizzonte. È il giorno più lungo dell’anno, quello con più ore di luce. Ma è anche molto di più: è la porta simbolica verso un tempo nuovo, fertile, luminoso. E secondo la tradizione popolare – quella che mescola paganesimo, superstizione e cattolicesimo – è la vigilia della notte più magica dell’anno, quella di San Giovanni, che si celebra tra il 23 e il 24 giugno.
Da sempre considerata una notte di passaggio, di fuoco e trasformazione, è legata a riti propiziatori, sogni premonitori e antichi gesti contadini tramandati di generazione in generazione. Alcuni resistono ancora oggi, anche nelle città. Basta poco: una candela, un mazzo di erbe e un po’ di fede nel mistero.
Ecco sei riti da provare per rendere questa notte un po’ più magica (e il tuo futuro un po’ più felice).
1. Accendi un fuoco (anche piccolo)
Il fuoco di San Giovanni è il più potente: scaccia le tenebre e purifica. Nelle campagne si saltava sopra le fiamme per propiziarsi salute e fortuna. Se non hai un falò, va bene anche una candela sul balcone o in giardino. È il gesto che conta. Brucia simbolicamente qualcosa di vecchio, e pensa a ciò che vuoi lasciare andare.
2. Prepara il “mazzetto magico”
Sette, nove o undici erbe: le versioni sono tante, ma i nomi restano quelli della nonna. L’iperico (scacciadiavoli) non può mancare, ma anche lavanda, salvia, rosmarino, ruta, menta e artemisia. Legale con uno spago rosso e tienilo in casa: porta fortuna e protegge dal malocchio. Bonus: mettilo sotto il cuscino la notte del 23 per avere sogni rivelatori.
3. Raccogli o bevi la rugiada
Antica come il mondo, la rugiada di San Giovanni è considerata una benedizione naturale. Ha il potere di “ripulire” e rinnovare. Se puoi, cammina scalza sull’erba all’alba del 24. Oppure metti un telo sul prato e strizzalo in una ciotola per raccogliere qualche goccia da bagnarti mani e viso.
4. Prova un rito per l’amore
Uovo, bicchiere, finestra: sembra l’inizio di una ricetta e invece è uno dei rituali più usati per “vedere” il futuro partner. Rompi un albume (meglio da gallina bianca) in un bicchiere d’acqua, lascialo tutta la notte alla rugiada. Al mattino, la forma che assume svelerà (forse) qualcosa sul tuo destino sentimentale.
5. Metti una felce nel taschino
Secondo la leggenda, la felce nella notte del 23 lascia cadere il suo seme magico. Raccoglierne una foglia e tenerla con sé è segno di prosperità. I più audaci la portano nel portafoglio, sperando in un colpo di fortuna economico.
6. Mangia le lumache (sì, davvero)
Simbolo di lentezza e umidità, ma anche di discordia (le corna sono il problema). Mangiarle nella notte di San Giovanni è un gesto apotropaico: si “consumano” i problemi. Se non ti va di cucinarle, sappi che è anche il momento perfetto per raccogliere le noci acerbe e preparare il nocino, liquore delle streghe ma anche digestivo perfetto per le cene estive.
Morale? Che tu creda nella magia o solo nel potere dei piccoli gesti simbolici, la notte del 23 giugno è un’occasione per fermarsi, guardarsi dentro e lanciare un segnale all’universo. Un po’ come scrivere un desiderio su un biglietto e lasciarlo volare.
Con un piede nella terra e lo sguardo tra le stelle.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..