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Dengue in Italia, oltre 690 casi confermati: monitoraggio attivo nelle Marche

Nessun decesso finora, ma cresce l’attenzione sui contagi autoctoni e il ruolo della zanzara tigre

Dengue in Italia, oltre 690 casi confermati: monitoraggio attivo nelle Marche

Una zanzara tigre

All’inizio del 2025, la febbre dengue è tornata sotto i riflettori in Italia con un focolaio localizzato a Fano, nelle Marche. Ciò che ha destato maggiore allarme è la natura autoctona della trasmissione: la maggior parte dei contagi, infatti, non è legata a viaggi all’estero ma è avvenuta sul territorio nazionale.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità a dicembre, sono 693 i casi confermati segnalati al sistema di sorveglianza nazionale. Il focolaio più ampio è stato identificato proprio nelle Marche, ma sono stati rilevati episodi di trasmissione anche in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Abruzzo. Al momento, tuttavia, non si registrano decessi e la Regione ha dichiarato che la situazione è “monitorata e sotto controllo”.

Il comune di Fano ha avviato interventi di disinfestazione e campagne di informazione per aiutare i cittadini a ridurre i rischi, con azioni quotidiane per limitare la proliferazione delle zanzare. Il virus dengue, appartenente al gruppo delle arbovirosi, viene trasmesso dalla zanzara tigre (Aedes albopictus), ormai stabilmente presente in Italia.

La dengue può manifestarsi in forma lieve o grave. I sintomi più comuni della forma classica comprendono febbre alta, dolori muscolari e articolari, mal di testa, eruzioni cutanee e disturbi gastrointestinali. La variante emorragica, più rara ma pericolosa, può causare sanguinamenti interni e richiedere un’assistenza medica urgente.

Al momento non esistono farmaci specifici contro il virus. La cura è sintomatica: riposo, idratazione e paracetamolo in caso di febbre e dolori. I FANS, come l’ibuprofene, sono da evitare per il rischio di sanguinamenti. In Italia sono disponibili due vaccini, Qdenga® e Dengvaxia®, indicati solo per soggetti selezionati e in particolari condizioni cliniche.

La prevenzione resta la strategia più efficace. Le raccomandazioni comprendono l’uso di repellenti, zanzariere, indumenti protettivi e l’eliminazione dei ristagni d’acqua. In parallelo, le autorità sanitarie continuano a monitorare il territorio e a promuovere misure di contenimento.

La febbre dengue, un tempo malattia tropicale, oggi riguarda anche l’Italia. Conoscere i sintomi, prevenire le punture e agire tempestivamente può fare la differenza.

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