WhatsApp continua a essere uno strumento di comunicazione molto utilizzato, ma anche un mezzo privilegiato per i truffatori. Negli ultimi giorni, infatti, è circolata una nuova truffa che sfrutta l’app di messaggistica per ingannare gli utenti: una finta multa per violazione di una ZTL. Un tentativo che ha messo in allerta molti, soprattutto i più vulnerabili, come gli anziani o coloro che hanno meno dimestichezza con la tecnologia. Ma come riconoscere l’inganno e difendersi?
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Il trucco usato dai malintenzionati è semplice, ma molto efficace. I truffatori inviano su WhatsApp un messaggio che sembra provenire da un ente ufficiale, come una polizia municipale, e annunciano una multa per il transito in una zona a traffico limitato (ZTL). Il messaggio è ben strutturato: si cita l’articolo 7 del Codice della Strada, si parla di una sanzione che parte da 196 euro e che potrebbe salire a 468 euro se non pagata entro un breve termine. Inoltre, viene offerto uno "sconto" se la multa viene pagata subito. L’obiettivo è spingere la vittima ad agire in fretta, senza fermarsi a riflettere.
Tuttavia, ci sono alcuni segnali che devono farci sospettare. Primo fra tutti, nessuna multa di questo tipo viene mai inviata tramite WhatsApp. Le comunicazioni ufficiali arrivano esclusivamente per posta raccomandata, PEC, o tramite app come IO, tutte piattaforme verificate e sicure. Se il messaggio arriva da un numero sconosciuto e non da un canale ufficiale, è già un primo indizio che qualcosa non va.
Inoltre, il messaggio include un link che invita a pagare la multa. Anche se sembra legittimo, bisogna stare molto attenti. Infatti, il link non porta a un sito ufficiale, ma a un portale falso creato appositamente per truffare le persone. Una volta cliccato, non solo si rischia di pagare una multa che non esiste, ma anche di compromettere i propri dati sensibili e bancari. In pratica, è una trappola studiata nei minimi dettagli.
Per evitare di cadere nel tranello, la regola d’oro è non rispondere mai a messaggi sospetti, soprattutto se si tratta di comunicazioni che arrivano via WhatsApp da numeri sconosciuti. Se si riceve un avviso di multa, il consiglio è di contattare direttamente la Polizia Municipale o l’ente che avrebbe emesso la sanzione per verificare l’autenticità della comunicazione. Inoltre, è sempre bene non cliccare su link che non siano provenienti da fonti ufficiali, per evitare di finire su siti truffaldini.
Infine, nel caso in cui ci si accorga troppo tardi di essere stati ingannati, la cosa più importante è agire in fretta. È possibile denunciare l’incidente alla polizia postale e avvisare subito la propria banca per bloccare eventuali pagamenti non autorizzati. La rapidità nell’intervenire può fare la differenza. L’importante è ricordarsi che, in generale, quando si riceve una notizia che sembra urgente o troppo conveniente per essere vera, è sempre meglio fermarsi e riflettere. Le truffe sono in continua evoluzione, ma con un po’ di attenzione possiamo evitare di cadere nelle loro mani.